CLIPPERS-SPURS, Top&Flop: onnipotente Chris Paul, Duncan immortale. Diaw e Splitter sotto la sufficienza
TOP
CHRIS PAUL: e non potrebbe essere altrimenti. Al di là dei numeri, che non sempre danno il più corretto punto di vista, Paul si è caricato una squadra sulle spalle e non si è fatto fermare nemmeno dall’infortunio di gara-7. Non è un caso che quando non sia girato lui, i Clippers non avevano valide soluzioni offensive.
TIM DUNCAN: anche qui le parole sono ormai superflue. 39 anni e una sfilza di numeri e record da far paura. Il basket non è ancora pronto a vederlo appendere le scarpe al chiodo, e nemmeno gli Spurs, dal momento che è stato lui la soluzione offensiva più efficace e, di conseguenza, più ricercata.
BLAKE GRIFFIN: che fosse maturato, lo si era capito già da un po’. Ma adesso sta raggiungendo una completezza impressionante. E’ stato un vero e proprio cruccio per la difesa Spurs quando a prenderlo in consegna non c’era Duncan. Inoltre, la quantità di assist dispensata (non solo in gara-7), dà la giusta dimensione di come sia un perno centrale nel gioco di Rivers. Bravo a reggere quando per necessità si trova a fare il centro.
FLOP
BORIS DIAW: solo in due gare su sette riesce a dare l’apporto che Popovich si aspetta. Negli altri episodi della serie, fatica in attacco e spesso non prende il tiro da tre che è ampiamente nelle sue corde. E’ stato decisivo in partite ben più importanti di questa.
JAMAL CRAWFORD: più che il peggiore, è il meno bene. Non ha mai tirato con percentuali alte, visto il tipo di tiri che finisce col prendersi, ma stavolta il canestro l’ha visto veramente troppo poco. Ma alla fine, per la sua affidabilità nei momenti che contano, non gli si potrà mai rinfacciare nulla.
THIAGO SPLITTER: ha pochi minuti perché ovviamente quando Rivers toglie Jordan, Popovich azzarda un quintetto più piccolo. Quando è in campo, però, tira male i liberi e in una serie dove sei partite su sette sono finite punto a punto, questo è un fatto fondamentale.
In conclusione, va detto che Belinelli avrebbe meritato un posto nei TOP, per come si è comportato nei momenti “clutch”. Così come Green avrebbe potuto meritare un posto nei FLOP, ma la difesa che ha mostrato in gara-7 è da registrare e far vedere nelle scuole.