Clippers, Doc Rivers: "Sapevamo che i Thunder volevano smantellare la squadra"
Tra i tanti movimenti che hanno caratterizzato la Free Agency 2019, a risaltare è stato il doppio colpo dei Los Angeles Clippers, elevatisi al ruolo di contender grazie all’arrivo dell’MVP delle Finals 2019, Kawhi Leonard, e di una stella di assoluta grandezza come Paul George, separatosi dagli Oklahoma City Thunder. Una situazione che ha anche acceso ‘l’interesse’ della NBA, vista la palese opera di convincimento operata dallo stesso Leonard, per convincere PG-13 a seguirlo nella Città degli Angeli.
Sulla vicenda s’innesta il nuovo retroscena svelato da coach Doc Rivers, in un’intervista al Los Angeles Times. Il 57enne coach ha infatti sottolineato che tutta l’operazione è stata facilitata dal fatto che gli Oklahoma City Thunder avessero già deciso di ‘smantellare’ la squadra; considerazione che, poi, fa il paio sulla successiva trade Westbrook-Paul.
“In tutta questa vicenda siamo stati fortunati. Non avremmo dovuto fornire a Kawhi una lista di giocatori, dato che poi ha comunque scelto con chi giocare. Il nostro presupposto, però, era che la lista era composta tutta da giocatori che potevamo provare a prendere, pur senza certezze” – ha spiegato Rivers – “Noi abbiamo mostrato a Kawhi la lista dei nomi e, non appena ha letto il nome di Paul George, ha subito detto di voler giocare con lui“.
“Non ha più voluto ascoltare nessun’altra alternativa. Voleva giocare solo con Paul George” – prosegue – “Quindi, ci siamo seduti ad un tavolo e ho detto: ‘Dobbiamo assolutamente mettere sotto contratto George; non so come, ma dobbiamo riuscirci’. Kawhi mi ha detto subito di voler giocare con me. A Ballmer, invece, si rivolse così: ‘Mr Ballmer, adoro le tue iniziative e cosa rappresenti, ma la tua squadra non è abbastanza forte. Se non la migliori non vengo’“.
Rivers, infine, racconta anche delle perplessità di Ballmer: “Steve era nervoso per la questione delle scelte da girare ai Thunder. Io gli dissi ‘Steve, continui a parlare di follia circa le sei scelte da dare per avere George, ma secondo me non parli nel modo giusto. Non sono sei scelte per Paul, ma per lui e Kawhi. Quindi sono tre a testa. Io lo farei. Devi guardarla in questi termini’“.