Clippers, presentati Leonard e George: "Vogliamo fare la storia"
Nella notte, i Los Angeles Clippers, alla presenza dell’owner Steve Ballmer e di coach Doc Rivers, hanno presentato le due nuove stelle di una franchigia che, da parente povera dei Lakers nella Città degli Angeli, ambisce ad un posto nell’Olimpo della NBA. Parliamo ovviamente di Kawhi Leonard, fresco Campione NBA con i Toronto Raptors, nonché MVP delle Finals 2019, e di Paul George, che ha salutato Oklahoma City andando ad abbracciare quello che, spera, sia un progetto vincente.
I due non si sono affatto tirati indietro, e hanno chiarissimo qual’è l’obiettivo, ovvero il Titolo. Cominciamo da Leonard: “Finora non ho detto nulla, ma sono convinto che abbiamo un grande futuro e qui possiamo fare la storia. La possibilità di poter giocare di fronte ad amici e parenti è elettrizzante. Rivers è un allenatore vincente e i dirigenti sono stati trasparenti; ripeto, possiamo fare la storia, e in assoluto e di franchigia. Qualcosa di unico, e quel che mi interessa è vincere di squadra“.
“A Toronto ho appena partecipato alla parade più bella di sempre, e voglio ringraziare i Raptors di tutto” – aggiunge Kawhi – “I Clippers non hanno anticipato nulla sul mio futuro, ed è sinonimo di credibilità, hanno dimostrato che potevo fidarmi. I Lakers? Negli ultimi anni i Clippers sono stati migliori. Chissà se vinceremo, oppure se i rapporti di forza in termini di copertura mediatica cambieranno. In generale, però, tutto ciò mi interessa poco. Io punto a giocare e vincere; se dovesse succedere senza clamori andrebbe bene lo stesso. Fisicamente arrivo da un anno senza particolari problemi; sarò al meglio dall’inizio, poi decideremo come gestire le forze. Ma non mi pongo limiti“.
E’ il turno, quindi, di George, che condivide l’ottimismo del neo compagno di squadra: “Sono felicissimo di essere tornato a casa. All’epoca, quando Indiana chiamò Leonard al Draft, ero preoccupato della possibile concorrenza; allora non successe, ma era destino che io e Kawhi ci ritrovassimo a giocare assieme. Qui a Los Angeles faremo grandi cose“.
“Sono cresciuto da tifoso dei Clippers, anche se era Kobe il mio idolo. Sono pronto a mettere il mio ego al servizio di qualcosa di speciale, e coach Rivers è capace di tirar fuori il meglio dai giocatori” – prosegue l’ex Thunder – “Il mio addio ad Oklahoma City? Con loro, che ringrazio, abbiamo fatto una scelta condivisa, cercato il più possibile l’interesse comune. Per quel che riguarda i Lakers, ognuno ha la propria identità. La rivalità con loro? Al momento abbiamo cose più importanti alle quali pensare“.
Evidentemente soddisfatti anche Doc Rivers e Steve Ballmer. “Il nostro momento migliore arriverà più avanti, non è adesso. Questa presentazione, semmai, è per una tappa fondamentale del nostro cammino, che guarda al futuro. Vogliamo vincere“, sottolinea l’head coach dei Clippers. “Sono stato orgoglioso dei Clippers della passata stagione. Però il nostro obiettivo non è piazzarci, non è essere i #2. Vogliamo essere i migliori” – aggiunge Ballmer -“Dobbiamo vincere l’ultima partita della prossima stagione, questo è il nostro target. A maggior ragione con due MVP della Lega a roster“.