Clippers, Paul via a causa di Rivers? Il coach si difende: "Stupidaggini, voleva Harden"
La trade che ha scosso il mondo della pallacanestro americana, quella che ha visto arrivare agli Houston Rockets Chris Paul dai Clippers, avrebbe un retroscena niente male e legato a…questioni di famiglia!
Secondo alcuni insiders molto vicini a Cp3, infatti, il playmaker avrebbe scelto di lasciare i Clippers dopo che negli ultimi mesi il rapporto con Doc Rivers si era incrinato in maniera grave. Due motivazioni di fondo: il diverso approccio che Doc portava avanti con il figlio Austin, guardia dei Clips, e il mancato arrivo in California di Carmelo Anthony. Sfruttando il momento di crisi tra Melo e i Knicks, infatti, LA avrebbe potuto portare il numero 7 a vestire la maglia dei Clips già a febbraio, in una trade che avrebbe visto volare Pierce, Crawford e proprio il giovane Rivers a New York, trade alla quale Doc pare essersi opposto proprio per non rinunciare al figlio.
Il coach dei Clippers, ovviamente, si difende e non le manda a dire: “Paul è voluto andare via per giocare con Harden, non diciamo stupidaggini. Gli auguro il meglio, non ho problemi con lui. Resto convinto del fatto che avrebbe fatto molto meglio a restare con noi, che avrebbe avuto un ruolo molto più utile e centrale ai Clippers, ma non ero io quello chiamato a decidere. Spettava a lui e le cose sono andate in maniera diversa”.
Appena chiusa la trattativa, Chris Paul ha voluto salutare i Clippers con un messaggio, di cui si riporta un breve estratto: “Non so bene cosa dire, se non tanto amore e lacrime. A tutta la comunità di Los Angeles e alla Clipper Nation dico grazie! Per sei anni ci avete fatto sentire i benvenuti, a me e la mia famiglia”.