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Clippers e Rockets non si fermano più, mentre Philadelphia ottiene la seconda vittoria.

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Phoenix Suns – Houston Rockets 95-100

Quarta vittoria consecutiva per i Rockets, ancora orfani di Dwight Howard, ma che si confermano secondi ad Ovest. I padroni di casa iniziano subito bene, con Harden che legge il taglio di Motiejunas per la facile realizzazione, a cui segue il blocco di quest’ultimo a favorire la penetrazione di Jet Terry. E’ ancora il Barba a dare spettacolo prima con un tiro in fade-away e poi con l’assist pregevole per la schiacciata di Dorsey (12-24). Nel secondo quarto è Dragic a rubare palla e accorciare le distanze, ma le triple di Ariza prima e Beverley poi creano un bel distacco tra le due squadre. Nella seconda metà è ancora Trevor Ariza a punire i Suns con il suo gioco dal perimetro, arricchita dalla ritrovata solidità difensiva dei Rockets, che neutralizza molte offensive. Nell’ultimo quarto Bledsoe prova a dare un ultimo sprint a Phoenix, ma l’assist di Harden per la tripla di Beverley chiude il match.

Phoenix Suns: Tucker 15, Morris 4, Plumlee 4, Dragic 13, Bledsoe 23, Len 9, M. Morris 6, Green 16, Warren 5.

Houston Rockets: Ariza 19, Motiejunas 16 (11 rimbalzi), Black 6 (10 rimbalzi), Harden 15 (12 rimbalzi), Terry 13, Dorsey 4, Beverley 19, Johnson 8.

Philadelphia 76ers – Detroit Pistons 108-101

Scontro tra le due ultime dell’Nba, con Philadelphia che la spunta all’overtime ed ottiene la seconda vittoria in stagione. L’inizio è tutto a favore dei Pistons, che prima realizzano con la schiacciata in alley-oop di Drummond su servizio di Smith, e poi con la penetrazione e il layup di Jennings, che guadagna anche fallo. La reazione per i 76ers è tutta marcata Carter-Williams, che prima va a canestro con un ottimo gancio cielo, e poi serve Noel per la schiacciata, fissando il risultato sul 37-34. Nel terzo quarto Drummond fa un grande gioco difensivo, ma serve a poco contro le continue sortite di McDaniels e Carter-Williams. Nell’ultima frazione Singler riesce a portare avanti Detroit, ma nell’ultima azione lo svantaggio di 3 punti viene colmato dalla tripla di Thompson (100-100). Sfumata all’ultimo la vittoria, il morale dei Pistons non regge e nell’OT c’è il crollo definitivo, con il risultato finale che fa segnare 108-101.

Philadelphia 76ers: Mbah a Moute 14 (11 rimbalzi), Noel 9, Sims 9, Thompson 13, Carter-Williams 20 (15 assist), Grant 4, Covington 25, McDaniels 6, Davies 6, Sampson 2.

New Orleans Pelicans – Los Angeles Clippers 100-120

Continua il momento d’oro dei Clippers, alla settima vittoria consecutiva contro dei Pelicans troppo fragili e che non riescono a dare continuità al loro gioco. Il primo quarto è tutto favorevole ai padroni di casa, che prima realizzano con il gancio di Griffin (11 punti per lui nei primi 12’), poi con la tripla di Paul, per concludere con quella di Redick sulla sirena (18-34). Nel secondo quarto è Davis, con vari tiri dalla media distanza, a riaprire il match, ma la coppia Paul-Griffin ricaccia indietro i Pelicans con prepotenza. Proprio questi ultimi aprono la seconda metà con il solito assist seguito dalla schiacciata del 32 (62-68). Ad abbattere qualsiasi speranza di riaprire la partita è ancora Paul, che prima serve Barnes per la tripla, poi realizza egli stesso dal perimetro ed infine va in penetrazione concludendo col layup. Troppo grande il distacco per New Orleans che cade nell’ultimo quarto, dove i Clippers rincarano la dose con la tripla di Crawford.

New Orleans Pelicans: Babbitt 12, Davis 26, Asik 10 (10 rimbalzi), Evans 13, Holiday 7, Rivers 8, Salmons 2, Anderson 16, Cunningham 2, Ajinca 4.

Los Angeles Clippers: Barnes 14, Griffin 30, Jordan 8 (18 rimbalzi), Redick 21, Paul 18 (16 assist), Crawford 20, Turkoglu 3, Hawes 2, Davis 1, Wilcox 3.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone