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Clippers ancora in difficoltà, Boston e Phoenix senza patemi, il Barba prende per mano Houston

LOS ANGELES CLIPPERS @ TORONTO RAPTORS 107-123
Nel back-to-back, i Clippers incassano due sconfitte consecutive, complice anche l’assenza di Redick: i Raptors non fanno sconti. Gli ospiti partono forte: approfittando delle disattenzioni degli avversari, Paul e Griffin rubano più volte palla e scappano in contropiede, costruendo così un parziale di 17-4, che a fine quarto si traduce in 34-19. Nel secondo periodo, la rimonta è quasi fatta per i Raptors, guidata da un insolito James Johnson, che con un paio di schiacciate manda le squadre a riposo sul 59-57. Sono ben altri Raptors quelli scesi in campo nella ripresa; più solidi in difesa, più letali dall’arco. Così, Lowry comincia a colpire con i piedi dietro la linea e Toronto raggiunge la doppia cifra di vantaggio. Nel quarto periodo, i Clippers non ci sono più e, dopo aver raggiunto i 21 punti di scarto a 6’ dalla sirena, partono i consueti titoli di coda.
LOS ANGELES CLIPPERS:
Barnes 9, Griffin 26, Jordan 9, Rivers 12, Paul 22, Crawford 20, Hawes 9, Jones, Davis, Wilcox.
TORONTO RAPTORS: DeRozan 24, A. Johnson 11, Valanciunas 4, Vasquez 17, Lowry 21, Williams 18, Patterson 11, Ross 1, J. Johnson 16, Stiemsma, Fields, Hansbrough.

PHILADELPHIA 76ERS @ BOSTON CELTICS 96-107
Senza MCW la vittoria risulta agevole per i Celtics, che ricevevano Philadelphia. Fin dall’inizio si capisce che piega prende la partita, con i Celtics che partono con un parziale di 0-7 e che, in generale, si divertono in entrambe le metà campo, con Philadelphia che conferma i grossi limiti tecnici. A fine secondo periodo, Boston sale sul 34-57. La specialità dei 76ers, però, è gettare il cuore oltre l’ostacolo: al rientro dagli spogliatoi, infatti, i Celtics subiscono la grande rimonta degli avversari, condotta da Covington e McDaniels, che con la sua tripla chiude il terzo periodo sul 69-75. Philadelphia arriva anche sul -3, ma poi non riesce a dare seguito a quanto di buono aveva mostrato, perché sotto canestro Sullinger fa la voce grossa e Bradley prende un paio di tiri decisivi che danno la doppia cifra di vantaggio ai padroni di casa e la conseguente vittoria.
PHILADELPHIA 76ERS: Covington 16, Mbah a Moute 18, Noel 8, Sampson 5, McDaniels 15, Frazier 5 (11 ast), Thompson 16, Sims 12, Grant 1.
BOSTON CELTICS:
Turner 6, Sullinger 22, Bass 13, Bradley 18, Smart 3, Crowder 11, Zeller 16, Thornton 16, Young, Pressey 2.

MILWAUKEE BUCKS @ HOUSTON ROCKETS 111-117
La marcia di Houston è inarrestabile e anche i Bucks si arrendono alla legge del Barba. Nel primo tempo, infatti, non c’è nessuno che tenga. 15 punti di Harden nei primi 12’ mettono le cose in chiaro per i Bucks, che non sembrano essere usciti dagli spogliatoi. Grandissima anche la serata di Ariza, che nei primi due quarti mette a referto 21 (dei suoi 24) punti. Milwaukee comincia a dare qualche segno di vita nella ripresa: nel terzo periodo, i Bucks si riescono a portare sul -7 con la tripla di Dudley, ma Harden rispedisce il tentativo di rimonta al mittente. Ci riprovano, gli ospiti, nel quarto periodo, col gioco da tre punti di Bayless che vale il 97-103 a metà quarto; ancora, Antetokounmpo trova anche il -4, ma è proprio il greco in transizione a perdere la palla che poteva valere un ulteriore avvicinamento e la partita stessa.
MILWAUKEE BUCKS:
Antetokounmpo 27 (15 reb), Dudley 5, Henson 12, Middleton 10, Knight 12 (11 ast), Mayo 11, O’Bryant 2, Bayless 13, Ilyasova 6, Gutierrez 13.
HOUSTON ROCKETS: Ariza 24, Motiejunas 14, Dorsey 4, Harden 33, Beverley 6, Smith 14 (10 reb), Jones 10, Brewer 11, Terry 1.

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UTAH JAZZ @ PHOENIX SUNS 93-100
Altra vittoria fondamentale per Phoenix, che così consolida sempre più l’ottavo posto a Ovest. Utah parte bene, Hayward è ispirato e gli ospiti riescono ad andare sul +11, prima di subire un parziale a fine primo quarto che rimette le cose a posto per i Suns, che tra primo e secondo quarto vedono cominciare la notte di Marcus Morris. Prima la tripla dell’avvicinamento nel primo periodo, poi il sorpasso con un movimento a centro-area e il semi-gancio, poi due triple per andare a riposo sul +12 (42-54). Nel terzo quarto, si mette in ritmo il resto del backcourt dei Suns, con Morris che continua a far sentire la sua presenza, anche in difesa. Per i Jazz, solo Hayward non molla ma non basta: Utah sul finire molla e la tripla di P.J.Tucker a 1’ dalla sirena che manda Phoenix sul 88-97, chiude definitivamente i conti.
UTAH JAZZ:
Hayward 24, Favors 20, Kanter 6, Ingles 6, Exum 6, Gobert 14 (12 reb), Burke 5, Millsap, Booker 3, Johnson 9.
PHOENI SUNS: Tucker 12, Markieff Morris 12, Plumlee 6, Dragic 9, Bledsoe 15, Marcus Morris 34, Wright, Thomas 10, Green 2.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone