Cleveland Cavaliers, Irving: "Voglio essere ricordato come un giocatore che ha lavorato duramente"
Kyrie Irving ha voglia di diventare grande. Anzi, grandissimo. I suoi crossover fanno impazzire i difensori avversari, il suo talento da predestinato è sbocciato nei due anni in cui il King lo ha preso sotto la sua ala fino a culminare in “The Shot”, la tripla con cui ha chiuso gara 7 delle Finals e messo la fine della maledizione di Cleveland che non vinceva un titolo sportivo da più di 60 anni. Irving non ha nessuna intenzione di fermarsi: “Quello che mi motiva è raggiungere la grandezza – racconta durante il lancio della Nike Tech Fleece Collection autunno 2016 di Nike Sportswear – vorrei lasciare un’eredità importante, ispirare i giovani e spronarli a raggiungere il successo”.
Irving, 25,2 punti e 4,7 assist di media nei playoff 2016, racconta il suo approccio al basket: “Quando gioco mi sento in trance – racconta la prima scelta assoluta al draft 2011 –. Tutto il duro lavoro e la preparazione fatta mi rendono in grado di affrontare qualsiasi avversario, cosa che mi aiuta ad entrare in ritmo: in questo modo posso concentrarmi completamente sulla sfida che sto affrontando. Cosa mi motiva? Raggiungere la grandezza, percorso iniziato guardando i giocatori venuti prima di me. Hanno aperto la strada a giocatori come me, e io sto facendo del mio meglio per riprendere da dove hanno lasciato loro, anche se voglio crearmi la mia strada per il successo. Spero di poter ispirare i giovani di questa generazione e gettare le basi perché loro facciano quello che sto facendo io. Quando smetterò, vorrei lasciare un’eredità importante: voglio essere ricordato come un giocatore che ha lavorato duramente, ci ha messo perseveranza, resistenza ma soprattutto come un vincente. Per farlo continuo a studiare il gioco del basket anche quando non sono in campo. E sono entusiasta di qualsiasi esperienza che mi permetta di imparare cose nuove”.
La stella di Cleveland racconta anche le sue abitudini quando non indossa la numero 2 dei Cavs: “Mi piace stare con le persone che mi vogliono bene e mi supportano incondizionatamente. Il giorno di riposo perfetto? Con loro, probabilmente attorno a qualcosa da mangiare o facendo qualcosa di divertente insieme”. Irving ha anche detto un segreto: “A 16 anni ho sentito l’inizio di Seasons of Love di Rent e da allora sono diventato un fan dei musical. Li amo per la creatività e il genio dietro le storie, che unite a una composizione musicale si trasformano in qualcosa di meraviglioso”.
Il giovane di St. Patrick High School a 24 anni ha praticamente vinto tutto.
Campionato Nba con i Cleveland Cavaliers (2016)
MVP dell’All Star Game (2014)
Rookie of the year (2012)
Rising Star Challenge (2012)
NBA All Star Rookie Team (2012)
All-NBA Team per la quarta volta
Con la nazionale praticamente la stessa identica cosa
Medaglia d’oro al Mondiale FIBA svolto in Spagna nel 2014
MVP del Mondiale 2014
Membro dei migliori 5 del Mondiale nel 2014
Oro Olimpico fresco con il Team USA alle Olimpiadi di Rio (2016)
L’Australiano nato a Melbourne ma cittadino statunitense ha solo 24 anni e ha una carriera stellare ancora lunga da percorrere.