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Cleveland @ Atlanta (Gara 4) 100-99: altro giro, altro sweep, altre ECF!

Win or go home si usa dire in queste occasioni, quando si ha le spalle al muro e si è all’ultima chiamata stagionale. Gli Atlanta Hawks si giocano le ultime chance davanti al proprio pubblico per evitare di entrare nella storia dalla porta sbagliata, ovvero sia quella del double-sweep in due serie di PO. Dall’altra parte, però, c’è una macchina che è molto vicina alla miglior forma fisica, atletica e mentale, un gruppo di giocatori che ha una terribile sete di vittoria e, per dirla alla LeBron, “sono in missione”. Il clima p come sempre rovente alla Philips Arena di Atlanta, GE, e la proiezione sul parquet prima della palla a due fomenta ancora di più un palazzo gremito in ogni ordine di posto.

1st half – I due coach non apportano modifiche rispetto a gara 3 e i titolari non variano: James, Irving, Love, Smith e Thompson da una parte; Teague, Sefolosha, Horford, Bazemore e Millsap dall’altra. Nella bolgia dell’arena, la gara inizia seguendo il filo conduttore di tutta la serie: il tiro da 3 punti. Teague apre le danze seguito subito da Love e Irving, con Cleveland che fa più notizia quando sbaglia rispetto a quanto segna. La difesa dei padroni di casa in avvio sembra un po’ passiva, lasciando spazio di manovra ai Cavs e l’area piuttosto libera ad un LeBron che ne approfitta fin da subito. Horford prova a sfruttare la maggior maestria nel pitturato contro Thompson e i risultati sono buoni ma dopo l’ennesima tripla di JR Smith (11-7) coach Budenholzer è costretto a chiamare TO per non far surriscaldare le mani chirurgiche dei giocatori in maglia Cavaliers. L’uscita dal timeout di Teague è sintomatica di un Hawk che ha frequentato molto a sprazzi la serie, perdendo la palla in malo modo ma aggrappandosi ancora e ancora alla forza di creare dal nulla di Paul Millsap. A 8′ dalla fine del primo periodo, coach Lue è costretto a richiamare in panca Tristan Thompson, gravato già di due falli (evitabili). Entra l’MVP di gara 3, Channing Frye, ma l’attacco di Atlanta riesce a trovar ritmo e a segnare da 3 punti con un ispirato Thabo Seflosha. Sul fronte opposto Cleveland cerca, trova ma non ottiene granché da un Kevin Love che in avvia dimostra di avere delle mani gelide (0/7 d 2). Anche LeBron gioca un primo quarto davvero poco brillante e le tante palle perse (3 nel solo 1Q) consentono agli Hawks di gestire l’attacco spesso in superiorità numerica. Inizia a salire anche l’intensità della difesa dei padroni di casa e Cleveland non riesce a trovare subito contromisure efficaci. Le stesse contromisure che, da quando la serie si è spostata in Georgia, Love non riesce ad applicare a Paul Millsap, anche stasera unico faro offensivo di Atlanta. Love sembra essere fuori partita, soprattutto dopo una eccellente stoppata di Humphries. L’ex Wizards entra bene in gara (2/2 da 3) a differenza di Korver che entra e scaglia verso il canestro un piccione viaggiatore che finisce più che corto. Dopo un paio di possessi leziosi dei Cavs, ecco che arriva il nuovo vantaggio: la tripla di Frye vale il 22-20. Il lungo californiano continua a far fatica sulle due metà campo: difende poco sui lunghi atipici di Atlanta e in attacco non trattiene i passaggi dei compagni. Lue non può far altro che sederlo. Cleveland cambia quintetto e lo rimpiazza con Jefferson che entra, spara da 3 punti e segna. Il break dei Cavs lo chiude LeBron con un fallo e canestro da vero tir. Senza Love e con RJ smistato su Millsap, l’ex Jazz mette ancora in panico la difesa e chiude il primo quarto con 15 punti (5/6 dal campo), 5 rimbalzi e una favolosa tripla sulla sirena in step-back. 27-36 Hawks dopo i primi 12′ con Cleveland che non aveva mai concesso così tanto in attacco ad un avversaria in questi PO.
La second unit schierata ad inizio secondo periodo non delude coach B. e Bazemore piazza la tripla (la settima della serata) che vale il massimo vantaggio nella serie (+12). Anche Lue comincia a far ruotare i suoi e Shumpert, che rimpiazza LBJ, si fa trovare subito pronto. Il problema rimane difensivo per i Cavs che non contengono il primo palleggio degli Hawks. Arriva il +13 con Shroder e il pronto -10 con la tripla di Shumpert. Il fischiatissimo Dellavedova torna ad avere un minimo di storie tese con Horford, ruba un fallo in attacco e i “Boo” del’arena aumentano. E’ il segnale da parte dei gregari per cominciare a difendere sul serio. La second unit di Cleveland è affidata al rientrante Love che, però, imita Korver tirando assai distante dal ferro. Il pubblico di Atlanta ride ma non conosce le conseguenze. Non appena rientra sul parquet Irving, i due si scatenano: Uncle Drew mette più volte a sedere la difesa e poi chiude col jumper, K-Love segna due triple di fila che gelano le risate precedenti. I Cavs tornano a farsi sotto e la terza bomba di Love vale il -4 (44-48). Dopo 7′ di riposo torna anche il Re e Budenholzer per fermare il ritmo di un attacco che sale di colpi, decide per l’hack-a-Thompson: 1/2 al primo giro in lunetta. Qualche sbavatura difensiva ancora di Cleveland viene prontamente punita dalla circolazione di palla Hawks e la gara pende ancora dalla parte dei padroni di casa. Ritornano ad essere spaventose le percentuali da 3 di Cleveland: prima Shumpert, poi Irving per il -2. La rimonta si completa con il solito illuminante baseball pass di Love per LeBron. Negli ultimi 2 minuti, coach Lue prova la carta con James da 4 e se in attacco ci sono degli ovvi miglioramenti, la lotta a rimbalzo (soprattutto offensivo) sorride ad Atlanta. Finisce 56-58 il primo tempo. Millsap già con 17+9 (6/8), Horford a 8 e Sefolosha a 9; per Clevelad ci sono i 10 di James, i 14 di Irving e i 12 di Love (con 4/6 da 3 e 0/7 da 2). Cavs ancora con uno spaventoso 10/16 da 3 mentre Atlanta con un buonissimo 56% dal campo.

Kyrie2nd half – Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo: Hawks difficilmente contenibili quando si decide di attaccare il ferro, LeBbron continua la striscia da 3 punti dei Cavs. James dà l’impressione di voler cominciare a giocare e si mette in visione per i compagni: tripla di Love e pari a quota 62. Il terzo quarto è decisamente il momento dell’ex T’Wolves: arrivano altre due triple in fila (entrambe assistite da James) e il nuovo sorpasso 68-66. Budenholer prova a chiamare TO per spegnere la mano rovente di Love ma non c’è modo perchè all’uscita dal timeout Atlanta sbaglia, James inventa dopo il pick&roll con Irving e Love dallo stesso angolo segna ancora! Horford interrompe una rottura prolungata e preoccupante ma ormai Cleveland è in fiducia. L’ennesimo crossover di Irving è vincente e il nuovo +4 è servito.Atlanta non ci sta a morire così e la risposto è dell’orgoglioso Sefolosha che piazza la tripla che ridà speranza ai suoi. TO per far respirare i giocatori dopo un secondo tempo iniziato in apnea ma quando si è di nuovo sul parquet è ancora Kyrie a far impazzire la difesa: circus shot, and-one e gli occhi della difesa Hawks che non si incrociano. Nonostante una buona intensità, Atlanta ha permesso ad una macchina come Love di accendersi: il suo clamoroso terzo quarto si conclude con un fallo-e-canestro da 3 punti di una discreta difficoltà. Per chiudere un quarto stravinto dai Cavs arriva il jumper in allontanamento di  James che vale il +4 (81-77). James a quota 15, Love a 27, Irving a 19. Controbattono gli Hawks con i 16 di Sefolosha, i 19 di Millsap (invisibile nel terzo periodo) e i 10 di a testa di Schroder e Horford.
Basta un minuto per ribaltare inerzia e risultato: 5-0 di parziale tutto a firma del play tedesco e Atlanta di nuovo in vantaggio. Cleveland abbassa la guardia in difesa e viene colpita ancora da Schroder e poi da Horford che dalla lunga distanza mete un possesso di distanza tra le squadre. Si viaggerà sui binari dell’equilibrio da qui alla fine, con agganci, sorpassi e controsorpassi. Irving e James attaccano magistralmente il ferro, mentre Atlanta fa girare benissimo la palla. A 3 dalla fine ritorna il fantasma di Frye che dall’angolo piazza la tripla di un significativo +5. Schroder è incontenibili e le sue penetrazioni corrispondono spesso a due punti. Due consecutive e Atlanta di nuovo davanti a 1:31 dalla fine! L’azione successiva è affidata a James che per ben 3 volte sbaglia da sotto ma viene graziato da un tocco finale di un giocatore in maglia Hawks. Dalla rimessa nascerà il canestro convalidato allo stesso James dopo il goaltending di Millsap. Cleveland ha possesso, un punto di vantaggio a 41 secondi dalla fine. Costruisce un attacco rivedibile ma James piazza il jumper del 100-97 con una freddezza unica per poi tornare in panchina con la faccia di chi ancora non crede ai 3 errori consecutivi a poco meno di un metro dal canestro. Atlanta prepara una rimessa per far penetrare Schroder e riesce perfettamente, riportando lo svantaggio ad una sola lunghezza. Cleveland in attacco non segna maAtlanta affida l’ultimo tiro alla point guard della nazionale tedesca che va a buttarsi contro il muro Cavs e non riesce a tirar fuori nulla di buono se non una palla a due con LeBron con 2.1 sul cronometro. Tocca James, Millsap riceve ma Love fa ottima guardia.
Game, set, match and series! Cleveland vince 4-0 e ritorna alle finali di conference meritando dopo un secondo tempo giocato su ritmi propri di una squadra matura. Per Atlanta il secondo sweep consecutivo, record negativo nella storia NBA. MVP della serata Kevin Love: 27 punti, 8/15 da 3, 13 rimbalzi e +14 di plus/minus.

CLEVELAND CAVALIERS: James 21 + 10  RT + 9 AST, Love 27 + 13 RT, Thompson 5 + 10 RT, Smith 3, Irving 21, Frye 8, Jefferson 3, Dellavedova 2, Shumpert 10.

ATLANTA HAWKS: Sefolosha 16, Millsap 19, Horford 15, Bazemore 11, Tteague 5, Humphries 8, Korver 2, Schroder 21, Scott 2.

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone