Chris Paul supera Kevin Johnson e diventa il 18esimo miglior assistman all time
Non gli sono mai importati i numeri, figuriamoci ora che ha una mission ben definita. Lo ha già espresso più volte: non gli interessano MVP, record, grandi numeri, gli interessa solo e unicamente l’anello. Ma stanotte, forse solo per un attimo, ha pensato a Kevin Johnson, attuale sindaco di Sacramento e playmaker di ottimo livello visto in NBA con la maglia dei Cavaliers e soprattutto con quella dei famigerati Phoenix Suns. Meno esplosivo ma probabilmente più incisivo, Chris Paul ha preso il suo posto nella classifica all-time degli assistman della National Basketball Association: con i 14 assist di stanotte, perfettamente in linea con la sua media, CP3 è diventato il 18esimo giocatore con il maggior numero di assist della storia del gioco, con 6.724 in 676 partite disputate (vicino ai 10 di media in carriera). Il prossimo obiettivo, tra l’altro, è ad un passo: alla posizione numero 17 c’è Tyrone, detto Muggsy, Bogues con 6.726 assist, appena 2 in più al playmaker dei Los Angeles Clippers. Dal 17esimo posto in poi, il solco non è poi così piccolo: abbiamo Guy Rodgers a 6.917, alla 15 un certo Bob Cousy, colui che ha inventato la parola “assist” a 6.955, alla 14 Tim Hardaway con 7.095, alla 13 Terry Porter con 7.160 assistenze, alla 12 Lenny Wilkens con 7.211, alla 11 coach Maurice Cheeks con 7.392 e alla 10 Rod Strickland con quasi 8.000 (7.987). Le prime 9 posizioni sono occupate da vere e proprie divinità della materia: al primo posto c’è l’inarrivabile John Stockton con 15.806 assist, al secondo c’è coach Jason Kidd che si è fermato a 12.091, al terzo Steve Nash con 10.335, appena un assist in più rispetto al reverendo Mark Jackson. Solo al quinto posto c’è Magic con 10.141 assist, ma con la media più alta della classifica (11.2), al sesto c’è Oscar Robertson con 9.887, al settimo Isiah Thomas a 9.061, mentre l’ottavo e il nono posto sono occupati da The Glove, Gary Payton con 8.966, e Andre Miller con 8.323.