Chris Paul racconta la sua "decision": l'addio ai Clippers e la nuova avventura ai Rockets
Per la prima volta dal suo trasferimento dai Clippers ai Rockets, Chris Paul ha lasciato delle dichiarazioni, raccontando e in parte motivando la sua decisione.
Ovviamente la motivazione principale è quella di cercare di vincere un anello che secondo lui ai Rockets è un obiettivo più raggiungibile, inoltre con la possibilità che arrivi anche il suo caro amico Carmelo Anthony dai New York Knicks.
Dopo 7 anni a Los Angeles CP3 ha deciso dunque di trasferirsi ed ha raccontato di come la cosa non sia andata già al figlio maggiore Chris Paul II che, a quanto raccontato dalla nuova point guard dei Rockets, ha pianto nell’apprendere la notizia: “Mio figlio è stato quello che l’ha presa peggio di tutti, ha pianto quando gliel’ho detto e mi ha spezzato il cuore”. Chris Paul ha spiegato che anche per questo sarà sempre legato alla città di Los Angeles e ai Clippers dove il suo primogenito è cresciuto.
“Quella che invece ha reagito meglio è stata mia figlia di 4 anni, che mi ha chiesto solo se sarebbe venuta anche la mamma con noi…”
Poi Paul è sceso più nello specifico della decisione: “La mia scelta di lasciare i Clippers non ha niente a che vedere con chi era ai Clippers ma con ciò che avrei trovato ai Rockets (o chi troverà da qui fino all’inizio della stagione aggiungiamo noi). Il mio rapporto con i ragazzi era fantastico e anche quello che ha fatto il proprietario Steve Ballmer è stato incredibile”.
Infine un invito abbastanza chiaro e diretto a Carmelo Anthony: “Man, sit back and wait”, ovverosia un qualcosa che in italiano sarebbe traducibile con un “che cosa aspetti a raggiungerci a Houston, amico mio”