Chris Bosh, vicino il ritorno in campo non la fine del calvario
E’ ormai prossimo un momento tanto atteso, non solo dai fans dei Miami Heat ma da tutti gli appassionati della palla a spicchi in generale. A meno di ribaltoni dell’ultimo minuto, infatti, il training camp degli Heat, in programma dal prossimo 27 Settembre fino al 1° Ottobre alle Bahamas, sarà l’occasione per rivedere Bosh alle prese con il pallone e con il parquet. Dalle parti di South Beach trapela ottimismo sulle chance del nativo di Dallas, che dovrebbe dunque essere a disposizione di Spoelstra per la nuova stagione.
Ma non è tutto oro quello che luccica, purtroppo. Sempre rumors interni alla franchigia della Florida riportano voci discordanti su quella che è la domanda che più è gettonata in casi come questo, ovvero “Bosh tornerà o non tornerà quello di un tempo?”. Il punto interrogativo è d’obbligo. In particolare, da quel che si capisce il training camp non sarà funzionalizzato al rientro del nostro a pieno regime, ma a svelarne le effettive condizioni.
Giorni fa era trapelata la notizia che Bosh avrebbe giocato grazie all’aiuto di anticoagulanti, anche se con la precauzione di evitare partite in back-to-back. Ecco, le incognite sono molte ma par di capire che, se Bosh effettivamente tornerà a calcare i parquet della Lega, sarà un giocatore non paragonabile al passato, quantomeno come partite giocate o minuti stessi in una singola partita.
Certo che se andiamo a ritroso, pensando a quel che ha passato il buon Chris, già la possibilità di tornare a giocare deve rendere felici. Quei maledetti coaguli ai polmoni furono diagnosticati subito dopo l’All-Star Game 2015, costringendo Bosh a star fuori per tutto il resto della stagione, oltre a far temere seriamente per la sua salute. L’ex Raptors, però, ha la scorza dura e rientra in tempo per l’avvio della stagione 2015-16, facendo subito registrare una doppia doppia (21+10 reb) nel match inaugurale contro gli Hornets. Tutto sembrava andare per il verso giusto, almeno fino all’All-Star Weekend 2016. Bosh doveva partecipare sia al Three-Point Constest che all’All-Star Game, ma un nuovo coagulo, stavolta in una gamba, lo spinge a dare forfait. In seguito, Bosh viene dichiarato “out of season”, non senza attriti con lo staff medico degli Heat. Il resto è storia dei giorni nostri.