Chicago Bulls, continua il clima teso: la società striglia gli atleti
Continua a far discutere, il botta e risposta tra le affermazioni del duo Butler-Wade e la risposta piccata di Rondo. Dopo l’allenamento di oggi, concluso da poco, i protagonisti della querelle hanno rilasciato importanti dichiarazioni.
Si parte dal gm della franchigia, Gar Forman: “Siamo molto infastiditi dal fatto che diversi giocatori abbiano scelto di parlare in pubblico. Ogni squadra ha degli attriti, l’importante è tenerli in famiglia. Tutto questo è inaccettabile. Ne abbiamo parlato prima con i diretti interessati, poi con tutta la squadra”. Forman non ha voluto sottoporsi a nessuna domanda dei giornalisti.
Butler: “Non ho alcun problema con Rajon. Ha detto la sua, io la mia, andiamo avanti. Sono felice qui, voglio soltanto vincere. Odio perdere più di ogni altra cosa. Penso che ne usciremo rafforzati da tutto questo. Sto sorridendo oggi, siamo benedetti dal cielo che ci dà la possibilità di fare ciò che amiamo”.
Wade: “Ci siamo incontrati oggi, abbiamo parlato da uomini adulti. Abbiamo parlato con l’intera squadra. Le vittorie curano tutto, non ho attriti con Rondo. Essere un leader non vuol dire sempre essere il più popolare. Voglio che questa squadra raggiunga il proprio potenziale. Da leader, qualche volta puoi non piacere. Alcune cose che vengono dette non sono sempre gradevoli, ma non mi importa. L’ho detto dal primo giorno che sto bene qui e sono felice di giocare qui. Non voglio altro che il meglio per la mia squadra e per la mia città. Anima e corpo sono nel posto giusto”.
Rondo: “Ho detto ciò che ho detto. Abbiamo avuto un incontro produttivo stamattina, e ne abbiamo parlato. Abbiamo discusso da squadra, dicendo tutto ciò che era necessario. Sono stato multato? Certo! Non è che non ci piacciamo l’un l’altro: semplicemente sono uscite fuori cose che non dovevano. Quando ci si esprime e si butta tutto fuori, si migliorano le relazioni: quando si comunica, ci si capisce di più”.