Celtics, Robert Parish: "Stevens viene elogiato un pò troppo"
L’euforia attorno ai Boston Celtics è al momento alle stelle. Nonostante gli infortuni eccellenti patiti da Gordon Hayward e soprattutto da Kyrie Irving, la franchigia allenata da coach Brad Stevens non solo ha ottenuto il seed #2 nella Eastern Conference, ma ha anche superato i primi due turni in questi Playoff, eliminando prima i Milwaukee Bucks (4-3) poi i Philadelphia 76ers (4-1).
Opposti ai Cleveland Cavaliers di LeBron James nelle Eastern Conference Finals, i Celtics in Gara-1 hanno rullato gli avversari, abbattendoli con un inequivocabile 83-108. Il lavoro di coach Stevens, capace di far esprimere alla squadra un gioco arioso e convincente, letale nella metà campo difensiva, e valorizzando e responsabilizzando giovani come Jaylen Brown, Jayson Tatum e Terry Rozier, ha raccolto e sta raccogliendo ovunque consensi ed approvazione.
Una voce un po’ fuori dal coro, però, arriva possiamo dire dall’interno dello stesso ambiente Celtics. Robert Parish, 4 volte Campione NBA (1981, 1984 e 1986 con Boston, 1997 con Chicago), 9 volte All-Star e ben 14 stagioni in maglia Celtics, ha sottolineato come, a suo parere, Stevens stia ricevendo un po’ troppi elogi: “Mi piace quello che sta facendo, ma credo che gli elogi siano troppi. E’ come se avesse già vinto tre o quattro campionati. Prima bisogna vincere qualcosa“.
“Non fraintendetemi, Brad è un allenatore molto solido. Ma con tutta la considerazione che sta ricevendo da ambiente e media, penseresti che abbia già guidato la squadra alla vittoria di alcuni campionati” – continua Parish – “Non sto dicendo che in generale non debba ricevere elogi, anche perché sta svolgendo un lavoro eccezionale. Ma credo che tutto ciò sia esagerato. Non mi pare che Steve Kerr riceva lo stesso trattamento“.
Foto da: YouTube.