Celtics, Stevens: "La fisicità di Miami è stata decisiva". Smart: "Orgoglioso di come ci siamo battuti"
C’è ovviamente delusione nell’ambiente dei Boston Celtics. La franchigia del Massachussets ha visto interrompersi la rincorsa al Larry O’Brien Trophy, e ad un’iconica serie finale con i rivali di sempre dei Los Angeles Lakers, a causa del ko (113-125) patito stanotte per mano dei Miami Heat in Gara-6 delle Eastern Conference Finals, che ha chiuso la serie sul 2-4 per i floridiani.
Una sconfitta ancor più bruciante, per il fatto che i Celtics si fermano ad un passo dalle Finals per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Questa l’analisi di coach Brad Stevens: “La fisicità degli Heat è un aspetto del quale abbiamo parlato poco in questi giorni. Sono forti, fisici, duri e stasera (stanotte ndr) ci hanno dominato, soprattutto negli ultimi 9 minuti. In particolare Adebayo… Quando Miami ha preso il comando nel quarto periodo, è come se avesse deciso che la palla sarebbe stata di sua proprietà fino al termine del match. La sua presenza è stata di grande impatto“.
“Penso che gli Heat siano la migliore squadra della Eastern Conference. Meritano di rappresentare l’Est per il modo in cui hanno giocato in questi Playoff“, continua Stevens, elogiando gli avversari. Poi passa ai suoi ragazzi: “Ho apprezzato il modo in cui hanno giocato nel corso dell’intera stagione; mi è piaciuto come si sono battuti e come hanno tenuto lontano le polemiche ed altre cose che contano solo per i media. Ho anche apprezzato come abbiano cercato di ispirare le persone dalla bolla“.
Così Marcus Smart: “Sono stati più aggressivi di noi, ottenendo molti punti facili. Dal canto nostro, noi non siamo stati in grado di rispondere in modo adeguato, ad un certo punto non abbiamo più combattuto. Ma succede e mi tolgo il cappello davanti agli Heat; hanno meritato. Il nostro obiettivo, adesso, dev’essere quello di analizzare cosa è andato storto, in modo da rimediare e fare in modo di tornare qui il prossimo anno“.