Celtics, Irving: "Non credo che Belinelli volesse farmi male volontariamente"
Nel match di domenica scorsa tra Boston Celtics e San Antonio Spurs, disputato all’AT&T Center e vinto dalla squadra di coach Popovich con il punteggio 111-120, Kyrie Irving, in seguito ad un contatto con Marco Belinelli, è stato costretto a lasciare il palazzetto con degli occhiali protettivi, saltando poi le due successive sfide, vinte dai Celtics contro Minnesota Timberwolves e Dallas Mavericks.
Nello specifico, a circa 7’30” dalla fine, nel contendersi un rimbalzo in area Spurs l’italiano ha colpito involontariamente l’ex Cavs sul volto con la mano sinistra. A qualche giorno di distanza, Irving è tornato sull’argomento: “Mi guadagno da vivere con i miei occhi, senza dubbio una delle cose più importanti di cui ho bisogno per giocare. Ne avevo uno gonfio e sensibile alla luce, appena dopo il colpo“.
“Ho guardato l’azione più volte, per capire se c’era la volontà di farmi male, della malizia. Ma non penso ci fosse, ragion per cui lascerò correre” – continua Uncle Drew, a margine dell’ultimo allenamento – “Devo dire, però, che il colpo è stato netto e sono contento di aver dovuto soltanto riposare qualche giorno. Adesso i miei occhi stanno bene. L’occhio destro aveva un graffio, mentre quello sinistro era molto infiammato. Ci vorrà ancora un pò affinché tutto passi, ma credo che per il match di lunedì sarò pronto“.
Conclude la stella dei Celtics: “Credo che mi abbia colpito bene negli occhi come risultato del fatto che il rimbalzo offensivo sia arrivato di lato e io, con gli occhi, ho seguito il movimento della palla. Ho allargato lo sguardo e, nel momento in cui stavo per aggredire la palla, lui è arrivato e mi ha colpito. Ma va bene così“.