Celtics, Brown: "Non credo che Irving sia antisemita, spero che questa cosa si possa risolvere presto"
Jaylen Brown, tra le stelle dei Boston Celtics, ha voluto parlare del caso inerente Kyrie Irving. Il giocatore è stato messo fuori rosa dai Brooklyn Nets a causa di alcune frasi ritenute troppo fuori luogo rispetto al mondo NBA.
Brown ha parlato al Boston Globe di questo argomento: “So che ad Irving sono state imposte sei regole per tornare ad allenarsi con la squadra. La verità è che non c’è nessun divieto di esprimersi in merito a ciò che ha detto. Molti giocatori hanno dimostrato il loro disappunto su questa scelta della franchigia. Ciò che si dice sui social non può essere paragonato a quello che una persona dice con la propria voce. Per me sono due cose differenti. Le condizioni che deve rispettare per rientrare in campo non vanno bene, violano il Contratto Collettivo. Mi auguro che la NBPA faccia ricorso per questo trattamento che deve subire il ragazzo”.
Ancora parole di Brown per Irving, suo ex compagno ai Boston Celtics: “Io non credo che lui sia antisemita e non voglio pensare neanche che gli addetti ai lavori credano a questo. Ha semplicemente commesso un errore. Sappiamo quanto sia sensibile come argomento l’odio e la repressione. Non è mia intenzione difendere questo tipo di discorsi ma secondo me Kyrie ha agitato in maniera spontanea, senza secondi fini. Spero che l’incontro con Adam Silver chiarisca questa situazione”.