CAVS@BULLS, gara 6-Win or go Home per i Chicago Bulls!
Questa notte alle ore 2:00 italiane, i Cleveland Cavaliers avranno la possibilità di chiudere definitivamente la serie avanzando così alle finali di Conference. L’impresa non sarà delle più facili perchè la partita andrà in scena nella bolgia dello United Center, con i Chicago Bulls che schiereranno molto probabilmente quel Pau Gasol che tanto è mancato a coach Thibodeau nelle precedenti due sfide.
“Dobbiamo assolutamente vincere questa partita” ha detto l’allenatore dei tori “Siamo in un momento in cui ogni elemento del roster e dello staff deve dare tutto quello che ha dentro, e così vale anche per Pau. È uno dei nostri giocatori più talentuosi, e anche se non è al massimo può comunque dare il suo contributo. Le ultime tre partite sono finite solamente negli ultimi secondi di gioco ed è normale, a questi livelli la linea fra vittoria e sconfitta è sottile, la differenza vera la fanno i dettagli”
“Dobbiamo scordarci assolutamente quello che è successo nelle precedenti due partite” ha aggiunto l’ala catalana “Stasera ci voglio essere a tutti costi. Non importa se sarò al 30 o al 40 % o quanti minuti giocherò, voglio solo entrare in campo e dare una mano ai miei compagni”
Dall’altra parte Cleveland dovrà sfruttare la situazione ed essere cinica, come lo è stata in gara 5 grazie soprattutto ad uno straordinario Lebron James. Dopo avere tirato complessivamente con il 37.7% dal campo nelle prime 4 partite con ben 23 palle perse, il prescelto ha messo a referto un ottimo 14 su 24 con 0 palle perse (prima partita della stagione senza turnover).
“Quando riguardo il tabellino alla fine della partita la prima cosa che cerco è il mio numero di palle perse. Siamo un roster con ottimi tiratori capaci di segnare in molte maniere, quindi non commettere troppi turnover è fondamentale” ha confessato Lebron, apparso molto sereno alla fine di gara 5.
Sembrano migliorare anche le condizioni di Kyrie Irving. “Quando sono uscito per lo shotaround stamattina (martedì ndr) mi sentivo piuttosto bene, il dolore era un po’ meno presente” ha detto l’ex Duke a fine gara 5. “Sono entrato in campo e riuscivo a correre meglio, così ho giocato con più fiducia e provato cose che in gara 4 non avrei mai fatto. Speriamo di migliorare ancora un pò”.