CAVS@BULLS, gara 3-Jimmy Butler e i Bulls pronti al riscatto
Non sappiamo se sia stato merito effettivamente della fascetta sulla testa, ma il Lebron James visto in gara 2 non è stato sicuramente lo stesso di gara 1: con 33 punti, 8 rimbalzi e 5 assist ha trascinato i suoi Cleveland Cavaliers, che per tutti i 48 minuti non sono mai stati in svantaggio, fino alla vitoria per 106-91.
Quando James gioca così trasmette una fiducia smisurata anche nei confronti dei suoi compagni. Grazie alla sua aggressività, i difensori sono stati costretti a raddoppiarlo o tripicarlo spesso, lasciando uomini liberi sul perimetro, che hanno avuto “l’obbligo” morale di andare a segno spinti anche dal calore della Quicken Loans Arena.
“Non c’è stato un possesso in cui non sia stato dominante” Ha detto di lui Kyrie Irving “Quando gioca così è nettamente il giocatore più forte al mondo”.
“Ci aspettavamo che giocasse più aggressivo in gara 2” dice Jimmy Butler, fresco vincitore del premio di Most Improved Player e marcatore principale del numero 23 “Io di controparte non sono stato duro abbastanza, ho aspettato spesso l’aiuto di un compagno da dietro. Dovrò fare molto meglio in gara 3”
Chicago dovrà sicuramente migliorare le rotazioni difensive, soprattutto per quando riguarda i close-out sul tiro da tre. Spesso infatti gli esterni sono usciti molto tardi verso il tiratore, e questo ha aiutato nettamente i giocatori di Cleveland, che hanno chiuso con un 12-26 totale da dietro l’arco (46.2%).
Per quanto riguarda la situazioni infortuni è poco chiara la questione di Iman Shumpert, ma è probabile che l’ex Knicks sia della contesa. In gara 2 è uscito per un dolore muscolare all’inguine dopo essere stato dominante per tutta la partita; con Kevin Love out for the season e Jr Smith squalificato il suo apporto è stato qualcosa di indispensabile. Jr Smith che però rientrerà per questa gara 3, andando a ricoprire il suo ruolo di guardia titolare nel quintetto iniziale.