CAVS-BULLS: Taj Gibson polemico con la città di Cleveland
Durante la partita della scorsa notte, con la quale i Cleveland Cavaliers si sono portati in vantaggio nella serie per 3-2, i Chicago Bulls hanno dovuto fare a meno di Taj Gibson, designato come sostituto di Pau Gasol nel quintetto iniziale, per un’espulsione in seguito ad uno scontro con Matthew Dellavedova. All’inizio del quarto quarto infatti l’australiano stava tagliando fuori a rimbalzo l’ala grande, che colto forse da un momento di nervosismo ha spinto a terra il numero 8 colpendolo poi con un malizioso calcetto. Gli arbitri sono andati subito a rivedere l’accaduto all’istant replay e dopo qualche secondo di riflessione hanno deciso per il flagrant foul di tipo due con conseguente espulsione di Gibson.
Mentre però rientrava degli spogliatoi, il giocatore dei Bulls si è visto lanciare contro qualche oggetto, oltre alle consuete offese che entro un certo limite ci possono anche stare all’interno di una competizione sportiva. Questo comportamento però lo ha mandato su tutte le furie.
“È normale che succedono queste cose qui a Cleveland, la gente di qui è fatta a questo modo. È la seconda volta di fila che ci vengono lanciati contro oggetti, questo pubblico non ha eleganza. Ma noi siamo qua per giocare a basket, non possiamo permetterci di pensare a queste sciocchezze.” Il numero 22 ha voluto poi spiegare anche la sua versione dello scontro con Dellavedova “Non l’ho assolutamente colpito con il calcio. Mi volevo solo liberare dalla presa che mi aveva fatto con le gambe, ma non meritavo l’espulsione. È stata una serie dura fin da gara 1 e contatti come questi ce ne sono stati veramente tanti, il nostro scontro rientrava nella normalità dei playoff.”
L’appuntamento è dunque per giovedì con gara 6, che più che un partita può sembrare l’ennesimo round fra due pugili stanchi e sfiancati. Probabile che Taj Gibson non sia dell’incontro.