Cavaliers e Clippers possono davvero ambire ad Anthony?
Sulle bocche di tutti c’è il suo nome: Carmelo Anthony.
Non tanto per una giocata decisiva, quanto per il suo futuro, un passaggio importante per uno che si avvia per i 33 anni e che ha ancora un contratto importante in essere con i ‘suoi’ Knicks.
Suoi, appunto, ma fino ad un certo punto; perché la stagione sta andando come tutti sappiamo, perché i rapporti con il resto del roster e con Phil Jackson non sono idilliaci e perché ora l’ambiente tutto comincia a chiedersi: senza Melo sarebbe meglio?
L’ultima sconfitta con i 76ers ha fatto male e ha sconvolto gli equilibri dei Knicks, equilibri che neppure la vittoria con i Bulls ha saputo ristabilire.
Le parole del tre volte campione olimpico fanno riflettere: “Se la dirigenza crede che il mio tempo qui sia finito, che vengano a dirmelo”, quasi una sfida per Melo alla franchigia che ha sposato diversi anni fa.
Il contratto, però, è di quelli importanti, rinnovato nel 2014 e in scadenza solo nel 2019.
Con una no-trade clause che mette il manico del coltello tra le mani dell’ex Denver.
Una trade, però, non sarebbe ora una ipotesi così remota: secondo fonti vicine al ragazzo, Melo non disdegnerebbe l’interesse di una contender, Cleveland ed LA, sponda Clippers, su tutte.
Ma possono davveropermetterselo prima della trade deadline di febbraio?
I Cavaliers si sono già mossi questo inverno. Dovrebbero liberarsi di un contratto importante, ma nessuno crede che gli intoccabili di LbJ possano essere smossi. L’arrivo di un tiratore come Korver potrebbe favorire una trade per JR Smith?
Potrebbe, ma Smith è un perno di questi Cavs e di certo non andrà via dopo l’ultima estate; soprattutto se è per far ritorno in quella NY che ha lasciato non benissimo qualche anno fa.
Capitolo Clippers: DeAndre non si tocca, Paul e Griffin sono in scadenza la prossima estate ma, se CP3 è intoccabile, l’ala dei Clips non sembra ideale per la franchigia della Grande Mela.
Tarde a tre? Possibile, ma le Vele dovrebbero trovare una franchigia pronta ad affiancarli (Celtics?) in un febbraio che si preannuncia caldissimo.
Chi è disposto a pagare i 60 e passa milioni che mancano alle tasche di Melo?
Fatevi avanti, è il momento giusto. Se volete.