Cavaliers, Altman: "L'addio di LeBron è una ferita dolorosa, ma gli siamo grati"
A qualche giorno dalla Decision 3.0 di LeBron James, che lo ha portato nel sud della California, in quel di LA sponda purple-and-gold, a Cleveland si prova ad assorbire la botta, in vista di una stagione che si preannuncia difficile.
A parlare è il General Manager della franchigia dell’Ohio, Koby Altman: “Di primo impatto, notizie del genere ti fanno soffrire. Provi dolore ripensando ai quattro anni passati assieme e a cosa significava LeBron per noi. Ma, allo stesso tempo, gli sono estremamente grato per quanto siamo riusciti a realizzare. Sono stati quattro anni incredibili sotto la sua guida, e gli sono grato per quello che ha dato per la squadra, per la franchigia e per la città“.
“Quando è arrivato l’annuncio di LeBron, ad essere sincero pensavo fossimo ancora nel pieno delle trattative, che non avesse ancora deciso. Poi, invece, ho scoperto che aveva già preso la sua decisione. Quindi ho chiamato gli altri veterani della squadra, chiedendogli di restare per costruire una squadra competitiva“, ha proseguito Altman.
“Love? E’ un tassello importantissimo per noi, ha svolto un gran lavoro negli ultimi quattro anni. E’ una All-Star e vuole restare qui con noi. Ciò significa molto sia per i ragazzi che già si trovano qui, sia per quelli che arriveranno. Voglio restare e far parte del nuovo capitolo che stiamo creando. Ripeto, Kevin ha un posto molto importante nel nostro roster e non vedo possibilità di miglioramento privandocene. Esploreremo tutte le strade per migliorarci, ma Love rimarrà“, ha concluso il GM dei Cavs.
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