CASO COPELAND - Il giocatore ancora ricoverato in terapia intensiva
Chris Copeland, il giocatore degli Indiana Pacers, aggredito all’esterno di un locale di New York nella nottata di ieri insieme alla moglie, resterà in terapia intensiva per 2-3 giorni. Il 31enne ha subito delle coltellate al gomito sinistro e all’addome, con perforazione del diaframma, e una lacerazione alla mano sinistra. I medici hanno preso questa decisione in seguito alla gravità delle ferite al gomito, temendo per possibili infezioni. La moglie, Kathrine Saltara (28), ha subito ferite ad un braccio e ad una gamba.
Secondo le autorità, il sospettato principale dell’aggressione sarebbe il 22enne Shezoy Bleary, trattenuto in custodia dalla polizia, la quale ha anche recuperato un coltello a serramanico sulla scena del delitto. Inoltre, stando a quanto riportato dal New York Daily News, una seconda donna, che inizialmente si pensava stesse con l’aggressore, è stata colpita all’addome.
Nel caso, come sappiamo, sono rimasti coinvolti anche due giocatori degli Atlanta Hawks, ovvero Pero Antic e Thabo Sefolosha. I due sono stati arrestati dalla polizia per intralcio alla giustizia e rilasciati, il pomeriggio dopo, senza cauzione, dopo una comparsa in tribunale. Il loro avvocato, Alex Spiro, ha sostenuto come i suoi assistiti non abbiano commesso reati, auspicando l’archiviazione della loro posizione. Ad aggiungere particolari sospetti alla vicenda, giunge la notizia che lo svizzero si è rotto la tibia di una gamba (non si sa ancora quale) mentre resisteva all’arresto. Per lui stagione finita.