BULLS@CAVS, gara 2: Cleveland sulle spalle di Lebron per rialzare la testa
Inutile girarci tanto intorno, i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Lebron James non è stato il solito Lebron James: 9-22 dal tiro con “solo” 19 punti e 6 palle perse. Ma a fare impressione non sono stato tante le cifre (anche perchè il Prescelto ha aggiunto 9 assist e 15 rimbalzi sfruttandola tripla doppia), quanto l’idea che ha dato nel finale di partita di essere veramente stanco e poco lucido, cosa che non gli ha permesso di fare le scelte giuste down the stretch.
Tutti i Cavaliers dovranno fare un netto miglioramento in fase difensiva (40-80 al tiro per i Bulls in game 1), soprattutto in due situazioni specifiche:
- il Pick&Roll fra Pau Gasol e Derrick Rose: è stato forse il set offensivo più efficace dei tori in gara 1. Quando il difensore coinvolto nel P&R passava dietro il blocco è stato spesso punito dal tiro da fuori di Rose (3-6 da tre); quando decideva di stare incollato al playmaker, il catalano è stato molto bravo ad allargarsi per un comodo tiro dalla media che ha messo con spaventosa continuità
- La marcatura di Mike Dunleavy: dopo la devastante prova di gara 6 contro i Milwaukee Bucks, l’ala ex Pacers si è confermata l’arma che non ti aspetti anche in gara 1 contro i Cavs, collezionando ben 14 punti con 3-4 dalla lunga distanza.
Di contro parte i Chicago Bulls hanno la possibilità di dare la mazzata decisiva alla serie in questa gara 2. Sembra strano da dire ma vincere un’altra volta in trasferta sul campo dei Cavs (ancora orfani dell’infortunato Kevin Love e dello squalificato Jr Smith) vorrebbe dire andare sul 2-0 prima di trasferirsi in Illinois, dove vincere due partite consecutive potrebbe non essere un’impresa insuperabile.