Bulls, rinviate le prossime due partite con Pistons e Raptors. Ben 10 i giocatori ai box per i protocolli anti-COVID
La situazione in casa Chicago Bulls, a causa dell’estendersi di un focolaio di positività al COVID-19, e conseguenti stop imposti da quanto previsto dal protocollo anti pandemia della NBA, ha raggiunto un punto di non ritorno. Secondo quanto riportato da Andrian Wojnarowski, di ESPN, la Lega ha deciso di rinviare a data da destinarsi i prossimi due match della franchigia dell’Illionis, ovvero quello interno previsto stanotte contro i Detroit Pistons e la trasferta di Toronto contro i Raptors di giovedì.
I Bulls, attualmente, hanno ben 10 giocatori non disponibili, mentre in teoria quelli utilizzabili da coach Billy Donovan sarebbero 8, il numero minimo previsto dalla NBA, che ha però pensato bene di operare questi due rinvii, in modo da permettere alla franchigia di recuperare qualche elemento e, nel contempo, impedire un peggioramento della situazione. Secondo alcune fonti, ad influire sarebbe stato anche il parere del Dipartimento di Pubblica Sicurezza della città di Chicago.
Questi i giocatori al momento out: Zach LaVine, DeMar DeRozan, Troy Brown Jr., Coby White, Javonte Green, Matt Thomas, Derrick Jones Jr., Ayo Dosunmu, Stanley Johnson e, ultimo in ordine di tempo, Alize Johnson. Il protocollo, tra l’altro molto criticato nelle ultime ore da coach Erik Spoelstra, comporta che il giocatore finito nelle sue ‘maglie’ debba osservare almeno 10 giorni di quarantena, oppure si liberi in seguito a due tamponi con esito negativo in una finestra temporale di 24 ore.