Chicago Bulls, Joakim Noah nominato ambasciatore prima del match contro i Knicks
Nella notte NBA, allo United Center di Chicago, l’ex centro dei Bulls e difensore dell’anno nel 2014 Joakim Noah è stato nominato ambasciatore della franchigia dell’Illinois. Prima della palla a due contro i New York Knicks al giocatore è stata tributata una Standing Ovation e uno speciale video celebrativo.
Noah, che si è ritirato lo scorso marzo all’età di 36 anni, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti in una conferenza stampa prima della partita: “Condividere questo momento con i miei vecchi compagni di squadra e la mia famiglia è davvero qualcosa di speciale” – ha detto – “Sono molto contento di essere qui a Chicago, di poter contribuire ad alcune iniziative, di aiutare. Sto anche lavorando insieme a Luol (Deng, ndr) al progetto NBA Africa.”
Sul suo ritiro: “Finire la carriera non è stata una scelta così difficile; certo, mi manca la competizione, l’atmosfera nello spogliatoio, ma quando il tuo corpo non ce la fa più è ora di ritirarsi, bisogna essere onesti con sé stessi. Non ho nessun rimpianto, ho dato tutto quello che potevo.” Poi, parlando dei suoi primi mesi lontano dal parquet, continua: “Ora sono contento, mi piace trascorrere tempo con i miei bambini, lavoro per la mia organizzazione e la prossima estate mi sposerò, non vedo l’ora”.
L’ex giocatore infine respinge con una battuta qualsiasi ipotesi di vederlo su una panchina o nello staff di qualche allenatore: “Non se ne parla. Per fare il coach devi essere malato. È un lavoro dal quale non sono mai stato attratto”.
Tanti gli ex Bulls riuniti allo United Center per celebrare il nuovo ambasciatore della squadra. Oltre a Tom Thibodeau, Derrick Rose e Taj Gibson, che fanno ora parte dei Knicks, erano presenti Luol Deng, Thabo Sefolosha (volato appositamente dalla Svizzera per l’occasione), Ben Gordon e Carlos Boozer.