Bulls e Clippers schiantano Spurs e Nets. Jazz e Celtics sorprendono Bucks e Blazers
SAN ANTONIO SPURS @ CHICAGO BULLS 81-104
Nel big match della notte NBA, allo United Center i Bulls (28-16, 13-10 in casa) sconfiggono nettamente gli Spurs campioni in carica (27-17, 12-11 in trasferta). Mattatore del match è D-Rose (22), ma è tutto il roster di coach Thibodeau a girare, con altri 5 uomini in doppia cifra, tra i quali spiccano i soliti Pau Gasol (12+17 reb) e Jimmy Butler (17). Male i texani, che tirano solo con il 37% dal campo (47.4% per Chicago), e nelle cui fila si salva il solo Leonard (16). Dopo un primo quarto all’insegna dell’equilibrio, con gli Spurs avanti 22-21, il match si risolve in favore dei ragazzi di Windy City nella fase centrale dell’incontro, con un parziale di 38-56 per i Bulls tra secondo e terzo quarto. Rose (9 nel secondo periodo) e Brooks (15 totali dalla panchina per lui) danno il la al break di 3-13 che proietta Chicago sul +10 a metà secondo quarto (27-37 a 5’54” dall’intervallo lungo). San Antonio è solo Leonard, che realizza 14 dei 18 punti nel periodo dei suoi; al 24′, i Bulls conducono 40-46. Il match si decide nel terzo periodo, con un vero ciclone che si abbatte sui texani: trascinati dal trio Rose-Gasol-Butler, Chicago piazza un terrificante 8-27 in 8′, volando sul +25 (48-73 a 3’59” dall’ultimo intervallo). I padroni di casa cominciano l’ultima frazione avanti di 17, e controllano agevolmente la situazione (9 di Butler nel periodo), allargando il divario fino al +23 finale.
SAN ANTONIO SPURS (27-17): Duncan 6, K. Leonard 16, Splitter 4, Parker 9, D. Green 8, J. Green 8, Ayres, Baynes, Bonner 3, Diaw 2, Mills 12, Joseph 11, Ginobili 2
CHICAGO BULLS (28-16): Rose 22, P. Gasol 12 (17 reb), Snell 12, Gibson 15, Butler 17, Bairstow 3, Mirotic 6, McDermott, Mohammed, Brooks 15, Hinrich 2, Moore
UTAH JAZZ @ MILWAUKEE BUCKS 101-99
Sorpresa al BMO Harris Bradley Center di Minneapolis, dove i Jazz (15-28, 8-16 lontano dallo Utah) battono sul filo di lana i Bucks di coach Kidd (21-21, 9-10 in casa). Con 5 giocatori in doppia cifra, tra i ragazzi di coach Snyder spiccano il solito Hayward (24 con 6 rimbalzi e 6 assist, e glaciale dalla lunetta nell’ultimo quarto, con 9/10), il turco Kanter (23+16 reb) e il francese Gobert (14+10 reb). Dall’altro lato del parquet, nonostante un netto dominio nel pitturato (30-54), è arrivata la 3° L nelle ultime 4; Knight e Dudley (dalla panchina) ne hanno messi a referto 16, con Giannis a quota 13 ed il georgiano Pachulia autore di una doppia doppia (10+10 reb). L’inizio è di marca ospite, con i vari Hayward, Burke, Exum e Kanter a far male dall’arco ai padroni di casa (5/6 nel primo periodo), in difficoltà al tiro (8/22); al termine del primo quarto, il tabellone recita 26-16 Jazz. Ad inizio secondo quarto, Kanter e Booker mandano Utah sul +16 (32-16), ma Milwaukee reagisce di forza e, con un break di 4-17 si riporta in scia (37-33). Sono Gobert ed Hayward ad incaricarsi di ricacciare indietro i Bucks (52-42 a 43″ dalla sirena), ma un gioco da tre punti di Giannis (fallo di Burke) consente ai locali di andare negli spogliatoi sotto di 6 (53-47). Nel terzo periodo, Milwaukee opera il massimo sforzo per prendere il controllo del match, con un 23-32 di parziale. Knight e Giannis (10 e 6 punti nel periodo) mettono in crisi la difesa ospite, mandando i Bucks sul +9 (64-75 a 3’56” dall’ultimo riposo). La risposta di Utah è immediata, con un parziale di 12-4 in chiusura di periodo, che porta le due compagini sul 76-79 con ancora 12′ da giocare. Una tripla di Ingles a 6’37” dalla fine vale l’aggancio a quota 89; è l’avvio di un break di 15-3, nel quale buona parte dei meriti se li spartiscono Hayward (13 nel periodo di cui 9 dalla linea della carità) e Kanter (9 nel periodo). Utah vola sul 101-92 quanto mancano 2’35” alla fine e sembra avere in mano l’incontro. Però, da questo momento, gli ospiti smettono di segnare, consentendo ai locali di rientrare. La tripla di Dudley, a 1’29” dal termine, vale il -2 (101-99). Il punteggio non cambierà più, con i Jazz che sbagliano due triple per chiuderla definitivamente e i Bucks che falliscono, in pochi secondi, prima la tripla della vittoria con Knight poi il tap in dell’overtime con Pachulia.
UTAH JAZZ (15-28): Hayward 24, Ingles 6, Kanter 23 (16 reb), Gobert 14 (10 reb), Exum 15, Booker 4, Burke 10, E. Millsap 5, J. Evans, Novak, Clarke, E. Williams
MILWAUKEE BUCKS (21-21): Ilyasova 7, Antetokounmpo 13, Pachulia 10 (10 reb), Knight 16, Middleton 7, K. Martin, O’Bryant III 8, Henson 4, Bayless 6, Dudley 16, Mayo 12
BOSTON CELTICS @ PORTLAND TRAIL BLAZERS 90-89
L’impresa di serata è ascrivibile sicuramente ai Celtics (14-26, 5-13 in trasferta), che con una tripla di Turner a poco più di 1″ dalla sirena espugnano il Moda Center, infliggendo la 5° sconfitta interna (su 24 partite) ai Blazers (31-13). Tra gli ospiti, si sono messi in luce Bradley (18), Sullinger (17+9 reb) e Bass (13+10 reb), mentre il match-winner Turner ne ha messi a referto 10. Non bastano ai locali i 21 di Lillard, i 18 di Matthews e i 13 (con 9 rimbalzi) di Kaman, per evitare la 5° sconfitta nelle ultime 6; a ciò si aggiungono le brutte notizie riguardanti Aldridge, che dovrà star fermo quasi due mesi. Tutta la partita è equilibrata, sin dal quarto d’avvio, che vede Boston chiudere avanti 23-19. Nel secondo periodo, Portland prova ad aumentare i giri del motore, ma l’assenza di Aldridge, nonostante l’impegno lodevole di Kaman, si sente e non riescono a mettere su un break per indirizzare il match. In più, i Celtics sono attenti e ribattono colpo su colpo, tanto da andare al riposo ancora avanti (44-42). I padroni di casa sembrano finalmente ingranare nel terzo periodo. Con un 8-14 di parziale, la franchigia dell’Oregon va sul +4 (52-56 a 6’56” dalla sirena), con Matthews che diventa un fattore, con 11 punti in metà quarto (3 triple). 8 punti in fila di Bradley consentono ai Celtics di non perere di vista gli avversari, che chiudono avanti il periodo 67-72. Nell’ultimo quarto, prima Boston si porta sul -1 (73-74), poi Portland, con un break di 4-10, sembra allungare in modo decisivo (77-84 a 5’45” dalla fine). Non è così perché Sullinger, con 1’55” da giocare, firma il pari a quota 87. E’ un finale thrilling, con Portland che non trova più la via del canestro (0/5 dal campo negli ultimi 2′) e Boston che ha pressochè le stesse difficoltà. Quando manca, però, 1.9 secondi alla fine, sull’87-89 Blazers, Sullinger serve Turner che, dall’arco, infila la tripla che beffa i padroni di casa.
BOSTON CELTICS (14-26): Sullinger 17, Bass 13 (10 reb), Crowder 2, Bradley 18, Turner 10, Prince 9, T. Zeller 7, Olynyk 5, Smart, Thornton 9, S. Randolph, G. Wallace, Pressey
PORTLAND TRAIL BLAZERS (31-13): T. Robinson 9 (12 reb), Batum, Kaman (13), Lillard 21, Matthews 18, Claver 5, D. Wright 1, M. Leonard 7, Blake 3, McCallum 10, Barton 2, Crabbe
BROOKLYN NETS @ LOS ANGELES CLIPPERS 84-123
Partita assolutamente senza storia quella dello Staples Center, dove i Clippers (29-14, 19-7 in casa) hanno rifilato un distacco di +39 ai Nets (18-25, 10-11 in trasferta). Alla terza vittoria consecutiva (7-3 nelle ultime 10), la squadra di Doc Rivers ha potuto contare sui 24 di Griffin, i 17 sia di Redick che di Crawford (dalla panchina), la doppia doppia di Jordan (14+12 reb) e una prova molto altruistica di CP3 (6+17 ast). Male i Nets (2-8 nelle ultime 10), tra i quali si salvano i soli Plumlee (16) e Jerome Jordan (11+11 reb), pagando una pessima serata al tiro (37.5% da 2 e appena il 19% da 3). I Clippers mettono le cose in chiaro sin dal primo quarto, portandosi subito sul 2-8 con una schiacciata di Griffin (13 nel periodo). Plumlee e Jack (10 e 7 punti nel periodo) provano a tenere in partita Brooklyn; dall’altra parte, il duo Griffin-Jordan spazza il pitturato, mentre Paul sforna assist a ripetizione (7 nel periodo). Dopo 12′, i locali sono avanti 23-34. La scossa devastante sul match, i Clippers, la danno nel secondo periodo, con un 14-36 senza appello. Mentre gli ospiti tirano con un brutto 6/20 dal campo, i “bianchi” volano, con i 18 punti equamente distribuiti della coppia Griffin -Crawford, per un 14/19 dal campo che vale il 37-70 di fine primo tempo (22 per Griffin). Il secondo quarto diventa una sorta di lungo garbage time. Il terzo quarto vede accendersi Redick (11 nel periodo), con i Clippers sul +41 a fine periodo (56-97). Solo nell’ultima frazione i californiani concedono qualcosa agli ospiti (9 di Darius Morris nel periodo), ma, alla fine, questo 84-123 rappresenta comunque la vittoria più larga dei Clippers nella storia dei confronti con i Nets.
BROOKLYN NETS (18-25): J. Johnson 9, B. Lopez 4, M. Plumlee 16, Jack 7, Bogdanovic, Jefferson 9, Teletovic, J. Jordan 11 (11 reb), D. Morris 11, Brown 8, Karasev 3, A. Anderson 6
LOS ANGELES CLIPPERS (29-14): Griffin 24, Barnes 8, D. Jordan 14 (12 reb), Paul 6 (17 ast), Redick 17, Udoh, Davis 10, Hawes 7, Turkoglu 5, Rivers 9, Wilcox 4, D. Jones 2, Crawford 17