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Buio totale a Cleveland: pesante sconfitta contro Detroit! Toronto suda ma espugna Denver, easy win per Portland su NY

Il body language di James è sempre un ottimo indicatore  (cleveland.com)
Il body language di James è sempre un ottimo indicatore (cleveland.com)

DETROIT PISTONS @ CLEVELAND CAVALIERS 80-103: è la prima per i Pistons senza J-Smoove ed è la seconda per i Cavaliers senza Kyrie Irving. Partita sulla carta facile per gli uomini di Blatt ma la vita, così come il risultato finale, sarà semplicemente sorprendete. I padroni di casa partono col piede giusto, con tanto ritmo in attacco, con le giuste scelte e con un LeBron James in versione assistman, soprattutto per i lunghi Love e Thompson. Le cifre del primo quarto, infatti, sorridono a Cleveland che chiude avanti di 11 lunghezze (28-17) dopo i primi 12’ ma pochi minuti dopo il volto della partita cambia radicalmente: Detroit inizia a giocare, creando dei buoni tiri e mettendo in difficoltà la difesa sotto canestro dei gold-and-wine, il tutto grazie ad un Brandon Jennings molto più che ispirato. I problemi si iniziano a sentire già sul finire di quarto, quando i Pistons raggiungono i 50 punti contro i 47 di Cleveland, realizzano un parziale di 33-19. Al ritorno dagli spogliatoi la musica non cambia, anzi peggiora. Il body language dei Cavs è pessimo, in particolare quello di LeBron James che spara a salve tutto ciò che gli passa per le mani (5/19 dal campo). Dall’altra parte, invece, l’esatto opposto: la percentuale da 3 punti sembra essere irreale, tirando quasi col 55% (17/31) e realizzando il record di franchigia per il numero di triple mandate a bersaglio. Marion nel terzo quarto lascia il campo per un problema alla caviglia ma, al suo rientro, i buoi saranno ampiamente scappati dalla stalla. Dopo un buon inizio, il parziale di 86-52 non lascia scampo ai Cavaliers che perdono la loro quinta partita nelle ultime 10 gare. Sesta, inoltre, sconfitta alla Quicken Loans Arena che non sembra proprio portar fortuna a coach Blatt. Detroit vince e convince anche senza Josh Smith e stacca i Knicks nella lotta tra gli ultimi posti della Eastern Conference.

DETROIT PISTONS (7-23): Singler 7, Monroe 10, Drummond 16 + 17 RT, Caldwell-Pope 13, Jennings 25, Jerebko 10, Meeks 14, Augustin, Butler 8, Anthony.

CLEVELAND CAVALIERS (18-12): James 17 + 10 RT, Love 20 + 10 RT, Thompson 18 + 11 RT, Miller 3, Dellavedova 3, Marion 4, Waiters 6, Price 2, Haywood 7, Jones, Harris, Amundson.

 

NEW YORK KNICKS @ PORTLAND TRAILBLAZERS 79-101: 7 sono le sconfitte consecutive per i NYK e i più scettici direbbero che “il tassametro è lì che corre” perché spiegazioni, contromisure o altro non si vedono. Se a Cleveland i Pistons facevano letteralmente piovere triple da ogni dove, a Portland sono abituati alla grandine di Lillard, Batum e soprattutto Wes Matthews! Anche senza un punto di riferimento come LaMarcus Aldridge, i TrailBlazers hanno vita estremamente facile contro una New York completamente allo sbando. 79 punti totali realizzati, tirando col il 33% dal campo, il 26% da 3, senza vincere un singolo quarto contro una delle squadre più in forma della Western Conference. Come con LBJ, anche per Melo la serata al tiro può essere considerata disastrosa. 13 punti appena con 5/14 dal campo e 0/3 dall’arco. Completamente diversi sono i numeri, invece, dei padroni di casa che tirano col il 44.4% da 3 punti, grazie al 5/7 di Nicholas Batum e al 6/15 di Matthews, top scorer di serata con 28 punti a referto. Il miglior realizzatore per i Knicks, invece, sarà Hardaway jr. che ricorderà questa partita soprattutto per aver subito  con ogni probabilità la stoppata della notte per mano di Joe Freeland! Le sconfitte consecutive, dunque, arrivano a 8 ed è solo 1 la vittoria nelle ultime 10 gare. Un passivo inaccettabile per i tifosi Knicks che pretendono sorti migliori per una piazza così calda. Portland, invece, si gode il suo secondo post ad Ovest, staccando Memphis, anche se con due partite in più giocate.

NEW YORK KNICKS (5-28): Anthony 13, Aldrich 12 + 19 RT, Smith 6, Calderon 6, Hardaway jr. 17, Acy 12, Larkin 6, Prigioni 3, Wear 4.

PORTLAND TRAIL BLAZERS (25-7): Batum 17, Robinson 5, Freeland 10 + 10 RT, Matthews 28, Lillard 11, Blake 3, Kaman 13, Wright, Crabbe, Claver 3, Barton 4, Leonard 2, McCollum 5.

 

Lou Williams and coach Casey (rantsport.com)
Lou Williams and coach Casey (rantsport.com)

TORONTO RAPTORS @ DENVER NUGGETS 116-102: una macchina da punti nelle ultime 4 gare come i Toronto Raptors affronta una squadra in salute come i Denver Nuggets, reduce da una vittoria convincete e fondamentale, se non altro per aver recuperato il vero Manimal, al secolo Kenneth Faried. La suddetta macchina da punti, però, non si ferma nemmeno sulle montagne del Colorado, vincendo una partita tutt’altro che semplice. L’equilibrio domina la gara per poco più di 3 quarti e se da una parte Lowry sembra troppo anche per un rapidissimo TY Lawson, dall’altra lo stesso Lawson, Faried e Chandler mettono in seria difficoltà i canadesi. Toronto chiude avanti di 6 punti il primo tempo, già pieno di spettacolo con le schiacciate di Johnson e Tyler Hansbrough. Il ritorno sul parquet premia i padroni di casa, più determinati e più attivi in difesa rispetto ai primi 24’ minuti di gioco. L’azione che fa esplodere il Pepsi Center è un incredibile alley-oop tra Lawson e Faried ad altezze più che siderali.  Il vantaggio arriva poco prima della metà dell’ultimo quarto ed è firmato da Chandler. La partita, purtroppo per coach Shaw, viene spaccata in due dalla solita mostruosa prova dell’attuale miglior sesto uomo dell’anno: Louis “Lou” Williams. Praticamente immarcabile sia sul perimetro sia per gli aiuti difensivi chiamati ad arginarlo dopo aver battuto il suo uomo dopo un palleggio. La gracile guardia dei Raptors realizza 31 punti in 34’ di gioco con 11/18 dal campo e 4/7 dall’arco dei 7.25m. Game, set & match per la prima della classe ad est che vince anche sul campo ostico dei Denver Nuggets col punteggio di 116-102, continuando con la sua striscia di partite che la rendono una “macchina da punti”.

TORONTO RAPTORS (24-7): Johnson 5, A. Johnson 13, Valanciunas 7, Ross 8, Lowry 30 + 11 ASS, Vasquez 2, Patterson 8, Williams 31, Hansbrough 10, Hayes.

DENVER NUGGETS (13-18): Chandler 20 + 10 RT, Faried 17 + 19 RT, Mozgov 8, Afflalo 9, Lawson 28, Arthur 2, Hickson 3, Nurkic 6, Gee, Robinson 9.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone