Boston e New York cadono clamorosamente in casa con OKC e Orlando, bene Washington sui Pistons
DETROIT PISTONS @ WASHINGTON WIZARDS 103-107
Un’ottima vittoria quella dei Wizards che finalmente ritrovano John Wall, aspettando anche Beal. Nel primo tempo è Jennings contro tutti: il play di Detroit, infatti, nei primi 24’ ne mette 21, facendo registrare un ottimo 7/11 da campo, che permette ai suoi di andare a riposo sul 59-57 a favore. Al rientro daagli spogliatoi, Washington preme sull’acceleratore e Wall firma addirittura il +7 ad inizio terzo quarto con una bella penetrazione conclusa da un euro-step con successivo floater (63-70). Ma è il solito Jennings a non permettere che gli avversari scappino via: finta di passaggio dietro la schiena e lay-up del sorpasso a 2’ dalla penultima sirena (78-76). Il quarto periodo è una battaglia punto a punto: alla tripla di Rasual Butler (96-97), risponde il contropiede concluso da (guarda caso) Jennings; ancora, il palleggio-arresto-tiro di Wall vale il controsorpasso sul 100-101 a 70’’ dalla sirena. I Wizards riconquistano la palla e al successivo possesso, l’asse dei lunghi funziona alla grande: nel pitturato Nene vede l’accorrente Gortat sulla linea di fondo, lo serve e il polacco schiaccia il +3. Caldwell-Pope trova il sottomano del 103-104, ma gli 8’’ che rimangono sono troppo pochi per permettere la rimonta ai Pistons.
DETROIT PISTONS: Smith 6, Monroe 18, Drummond 2, Caldwell-Pope 20, Jennings 32 (10 ast), Butler 5, Anthony, Singler 6, Jerebko 6, Augustin 8.
WASHINGTON WIZARDS: Pierce 13, Nene 8, Gortat 14 (13 reb), Temple 6, Wall 27 (11 ast), Humphries 12, Porter 2, Butler 18, Seraphin 6, Miller 1.
OKLAHOMA CITY THUNDER @ BOSTON CELTICS 109-94
A voler trovare del buono in questa partita, Rondo stava per mettere a referto l’ennesima tripla doppia, ma solamente un rimbalzo gli ha impedito di toccare quota 31 in carriera. Brutto tonfo casalingo quello dei Celtics, contro dei Thunder molto rimaneggiati. E’ proprio il playmaker dei biancoverdi a tenere banco nel primo quarto, riuscendo anche a trovare il canestro dall’arco (3-12). Il prodotto di Kentucky si ripeterà, quando a fine secondo quarto la difesa lo sfida al tiro da tre e lui non se lo fa ripetere due volte: solo retina e Boston allunga sul +12 (36-48). Trascinati da Reggie Jackson (14 punti nel terzo periodo), i Thunder trovano il pareggio(66-66) quando mancano 3’ dalla sirena del terzo, con un alley-oop disegnato da Jackson e concluso da Adams; ma non è finita qui, perché Jackson trova anche una tripla da quasi 9 metri, che mandano i Thunder sul +4 e lasciano solo tre decimi sul cronometro (76-72). Gli ultimi 12’ sono tutti di un signore: Anthony Morrow, 19 punti solo nel quarto quarto, di cui tre triple, per dare a Oklahoma una vittoria insperata.
OKLAHOMA CITY THUNDER: Thomas 9 (13 reb), Ibaka 11, Adams 9, Lamb 4, Jackson 28, Morrow 28, Perkins 6, Collison 12, Telfair 4.
BOSTON CELTICS: Green 14, Sullinger 14 (11 reb), Olynyk 14, Bradley 17, Rondo 20 (12 ast), Zeller 2, Turner 4, Bass 6, Pressey, Wallace, Young.
ORLANDO MAGIC @ NEW YORK KNICKS 97-95
Continua il momento nero per New York, che cede anche ai Magic ancora privi di Oladipo. Così, l’attacco di Orlando si affida a Fournier: il francese, top scorer di serata, mette a referto 15 punti nel solo primo periodo. Un altro problema per la difesa si chiama Tobias Harris, che approfitta delle amnesie di Melo, suo marcatore, per segnare da fuori, come nel pitturato, come in arresto e tiro. Orlando si porta ad inizio del terzo sul +10 con Vucevic (60-50); Fisher chiama time-out e i Knicks reagiscono più che bene inanellando un parziale di 4-16, con tanto di arresto e tiro di Melo per il pari 64. Arriva anche il sorpasso poco dopo, quando il gioco a due fra i due Smith permette a JR di liberarsi per una comoda tripla. Le squadre nel quarto ingaggiano la più classica delle battaglie punto a punto: alla schiacciata di Frye, arriva quella impetuosa di Shumpert. In volata Orlando riesce a portarsi sul +4, ma Melo a 4’’ dallo scadere trova una tripla delle sue. I Magic segnano solo uno dei due liberi, ma la tripla da lontano di JR è un mattone che si stampa sul tabellone.
ORLANDO MAGIC: Frye 9, Harris 12, Vucevic 20 (13 rimbalzi), Fournier 28, Payton, Gordon 7, Nicholson 8, Ridnour 8, Green 5.
NEW YORK KNICKS: Acy 2, Anthony 27, Dalmbert 2, Larkin 9, Shumpert 10, JR Smith 19, Stoudemire 8, Prigioni 6, Wear, Smith 10, Hardaway Jr. 2, Early .