Boston Celtics @ New Orleans Pelicans 111-93: vittoria d'autorità per gli uomini di Stevens
Allo Smoothie King Center di New Orleans arrivano i Boston Celtics, non quelli degli anni gloriosi ma pur sempre una squadra con uno dei progetti più interessanti della Lega. Paradossalmente è un incrocio significativo, perchè da un lato abbiamo un sistema di gioco, un’idea di gioco ben collaudata e ancora in via di sviluppo, un organico e un complessivo che danno forza alla manovra bianco-verde e dall’altro “the one and only player” ovvero sia un sistema basato su un giocatore (e che giocatore!) come Anthony Davis. Dunque, si scontrano due filosofie di gioco diverse: da una parte Alvin Gentry, dall’altra Brad Stevens.
La partita inizia seguendo il classico ritmo gara dei Celtics, fatto di letture e soprattutto di rapida circolazione di palla. Bradley, dato in dubbio a poche ore dalla palla a due, c’è e si vede: il suo assist finisce nelle sapienti mani di Thomas che piazza la tripla per la prima freccia Boston (19-15). Botta dei play di qua, botta del play di là: Jrue Holiday sta tornando in forma e cerca di aiutare come può AD23. Il suo and-one ristabilisce la parità e la gara si immette sui binari dell’equilibrio. I primi 12′ si chiudono sul punteggio di 25 pari. Nella seconda metà del primo tempo entrano con maggior aggressività gli uomini di Alvin Gentry e con Ryan Anderson piazzano un parziale importante che li vede avanti di 5 lunghezze. Inizia tardi ma inizia comunque la partita di AD che inizia con le sue escursioni nella stratosfera. A fare da contraltare per conto dei Celtics arriva un protagonista fondamentale dalla panchina: Kelly Olynyk. Thomas intanto, ha preso una discreta confidenza con i canestri dell’arena e continua a martellare da 3 punti (chiuderà con un pulito 4/4 dall’arco). Sarà proprio il piccolo folletto ex Kings a spezzare l’equilibrio della gara, consentendo ai suoi di chiudere il primo tempo avanti di ben 9 lunghezze. 19 punti a metà partita per il piccolo grande uomo dei Celtics.
Boston ritorna sul parquet con la stessa concentrazione del primo tempo e continua a tirare da 3 punti con percentuali clamorose. Il fallo e canestro e il gioco potenziale addirittura da 4 punti di Bradley fa impennare i numeri dei bianco-verdi che chiuderanno la gara con uno straordinario 43% dall’arco dei 7,25 m. I primi 6 minuti di secondo tempo sono devastanti da parte dei Celtics e troppo passivi da parte dei padroni di casa che, dopo aver incassato la quarta tripla di Thomas, si vedono sotto 67-51. Anche Crowder si iscrive al festival delle triple, scavallando oltre quota +20. Arriva un messaggio forte da parte di coach Gentry, forse il primo della sua nuova avventura sulla panchina dei Pelicans. Già a metà terzo quarto, tutti i componenti dello starting five sono seduti in panchina e non metteranno più piede in campo per via di un plus/minus che definire orrendo è riduttivo. La panchina prova a reagire e si riporta sul -10 con tutto il quarto quarto ancora da giocare ma Boston, con Sullinger e Olynyk, si riprende con forza l’inerzia della gara e conclude in scioltezza l’ultima parte di gara. Finisce 111-93 in favore dei Celtics che, così, vincono la loro 12esima partit stagionale, la sesta in trasferta. New Orleans, invece, sprofonda al penultimo posto della WC e aggiunge un’altra sconfitta al suo deludente bottino stagionale: 5 vittorie e 16 sconfitte. Crisi piuttosto evidente in Louisiana.
BOSTON CELTICS (12-9): Crowder 17, Johnson 9, Sullinger 11 + 20 RT, Bradley 11, Thomas 22, Zeller 4, Jerebko 2, Turner 8, Olynyk 21, Young 4, Rozier 2
NEW ORLEANS PELICANS (5-16): Gee 8, Davis 16, Asik 3, Gordon, Evans, Anderson 18, Ajinca 12, Holiday 14, Cunningham 7, Cole 8, Smith 7, Babbitt.