Boston Celtics @ Houston Rockets 106-107: Horford sciupa, Harden non perdona
Al Toyota Center di Houston arrivano i Celtics di Isaiah Thomas, in netta ripresa rispetto ad un inizio tutt’altro che positivo Nell’angolo opposto del ring, però, ci sono i Rockets, una delle squadre più in forma del momento e una delle più temibili della Lega. L’inizio delle gara porta la firma illustre del Barba, James Harden, che si carica subito i suoi sulle spalle e li conduce ad un vantaggio di 9 lunghezze alla fine del primo quarto di gioco. La second unit di coach Stevens riesce ad alzare il livello dei bianco-verdi, portandosi nuovamente sul -1 (33-34) ma non appena rientrano le bocche da fuoco dei Rockets, ecco che Houston riprende a macinare punti. Boston si riaffida al piccolo grande uomo e grazie ad un suo and-one, i Celtics rimettono il naso avanti. Il vantaggio dura relativamente poco o almeno fino a quando Harden non decide di mettersi in proprio e di riequilibrare le sorti del match. Dopo un quarto da 31 punti per i Celtics e da 32 per i Rockets, si va negli spogliatoi con un sonoro +10 per i padroni di casa.
L’approccio dei padroni di casa è buono anche ad inizio terzo quarto ma a metà periodo escono fuori i veri Boston Celtics: dal -11 risalgono rapidamente e, grazie a Bradley, Jerebko e Horford, riescono a riportarsi in vantaggio nel giro di 4 minuti. Un quarto offensivamente e difensivamente eccellente per i giocatori di Stevens, in grado di segare 35 punti e concederne appena 19. Si entra nel quarto periodo con gli ospiti in vantaggio ma i bombardieri di Mike D’Antoni sono pronti ad aprire il fuoco: prima Gordon con le triple della speranza, poi ancora l’ex Pelicans con dei rari tiri dal pitturato. Boston risponde colpo su colpo, con Horford in gran spolvero e una difesa che genera buone situazioni di transizione. A metà quarto il vantaggio dei Celtics è ancora di 7 lunghezze ma Harden ha idee ben diverse. La partita torna numericamente in parità a 3:46 dalla sirena finale, quando Beverley scippa Thomas e appoggia il canestro del 100 pari. Nei momenti in cui si decide la partita, tutto il Texas sa che si passerà per le mani di Harden: solita penetrazione centrale, solito crossover, solito step-back e solita tripla che fa esplodere l’arena. Le capacità clutch di Harden, però, vacillano quando il raddoppio di Smart costringe il BArba ad una gomitata che viene giudicata come Flagrant One. Smart dalla lunetta non sbaglia e a 16 secondi dalla fine, Boston ha la palla per vincere la gara: il primo tentativo con Thomas non va a buon fine, mentre il secondo di Horford è semplicissimo ma viene sputato dal ferro. Finisce 106-107 Houston.
BOSTON CELTICS (12-9): Crowder 12, Bradley 16 + 10 RT, Horford 21, Thomas 20, Jerebko 6, Smart 13, Brown 7, Olynyk 7, Rozier 4, Johnson.
HOUSTON ROCKETS (14-7): Harden 37, Ariza 15, Beverley 9, Anderson 2, Capela 11, Gordon 19, Harrell 7, Dekker 5, Brewer 1, Nene 1.