Celtics, Ray Allen esce allo scoperto: "Nonostante tutte le voci, tra me e Pierce c'è solo amore"
Ray Allen, il grande assente alla cerimonia di ritiro della maglia di Paul Pierce, è tornato a parlare dei suoi Celtics e del rapporto con “The Truth”. L’ex guardia biancoverde ha omaggiato il numero 34 attraverso un lungo post su Instagram:
“Quello che abbiamo fatto nel 2008 è stato speciale! Non solo per gli standard di Boston ma per gli standard dello sport professionistico. La verità è che senza anche uno di noi quella squadra non sarebbe stata capace di raggiungere l’impensabile. Ma ci siamo riusciti! NOI ci siamo riusciti – Paul Pierce, Kevin Garnett, Rajon Rondo, Tony Allen, P.J. Brown, Sam Cassell, Glen Davis, Eddie House, Kendrick Perkins, Scott Pollard, James Posey, Leon Powe, Gabe Pruitt, Brian Scalabrine, Doc, Danny e tutta l’organizzazione, le nostre mogli, figli, famiglie, i tifosi della Città di Boston e sì, anche io. Negli ultimi anni sono stato insultato, infamato e ho visto gettare parecchio fango sul mio nome. Magari qualcuno non vuole sentire queste mie parole, ma io sarò per sempre un Celtic (e questo è un fatto). Ricorderò sempre con piacere il legame che mi ha unito a tutti i miei compagni e con la città di Boston (e questa è la verità). Abbiamo tutti dato il massimo che potevamo dare. Abbiamo vinto insieme e insieme abbiamo alzato al cielo il banner per il titolo 2008 (Ubuntu). Paul Pierce fu il primo ad accogliere me e Kevin a braccia aperte. Io e Paul abbiamo parlato del nostro periodo insieme, di tutte le battaglie condotte uno al fianco all’altro, e abbiamo parlato anche della mia decisione di lasciare Boston da free agent, una scelta fatta anche per il bene della mia famiglia. Nonostante quello che si è letto o sentito in giro, nonostante tutte le voci, tra noi c’è solo amore. Io e Paul siamo più interessati a costruire ponti che erigere muri. A Paul, al suo n°34, non posso che fare le mie congratulazioni per il ritiro della maglia“.