Bogut tuona contro la disciplina NBA: "È un metodo senza senso"
Un australiano senza paura di dire ciò che pensa, un australiano che non si tira indietro davanti a critiche, un australiano che ha il coraggio di schierarsi contro una delle leghe più importanti del mondo a livello sportivo. Stiamo parlando di Andrew Bogut, centro dei Golden State Warriors, che alle domande sulla esclusione di Green dice la sua allargando gli orizzonti ad una più vasta area. L’idea che l’aborigeno ha sulla disciplina imposta dalla NBA è piuttosto chiara: “Non ha né capo né coda“. Parole e musica non proprio di conforto per gli addetti ai lavori dell’Olympic Tower di Manhattan.
Bogut, dopo aver detto che non ci saranno problemi ad affrontare i Cavs anche senza Green, non nasconde la sua amarezza per la decisione presa dai vertici della lega. Questa reazione è stata evidente quando un giornalista ha chiesto un parere a Bogut sulla vicenda: “Non ha senso questo metodo, non ha né capo né coda. Anche io sono stato nella stessa situazione, sono stato sospeso prima di Green e ancora non capisco come funziona. E ‘quasi come il sistema che si usa per la lotteria. Hanno appena tirato fuori una pallina da ping-pong e hanno deciso in un certo modo“. Bogut, dunque, punta il dito sul sistema intero, sui modi e metri di giudizio, paragonandoli ad una procedura del tutto aleatoria. L’incoerenza è la scintilla che ha fatto partire in quarta Bogut. Nel caso di Green, James è stato colpito al di sotto della cintura e il contatto è stato tradotto con un Flagrant 1 che è costata la squalifica al 23 dei Warriors. Bogut, inoltre, precisa come durante la regular season si vedano tanti di questi colpi e i metri di giudizio, e di conseguenza le decisioni finali, varino in maniera costante. “Non mi sorprende la squalifica, no”, ha detto Bogut. “Abbiamo modo di effettuare le modifiche necessarie a volo per essere pronti anche senza Draymond. Ma io non sono sorpreso della scelta. Questo è il mio 11 ° anno in NBA e ho visto più cose di quante voi ne conosciate. Scriverò un libro su queste cose quando mi ritirerò, così lo comprerete per saperne di più“.