Blazers, Lillard continua a volare
Delle prestazioni di Damian Lillard, oramai, non ci si deve più stupire. L’abbiamo scritto già in altre occasioni, ma il ragazzo di Oakland, dopo l’ennesima inspiegabile esclusione (All-Star Game 2016) è come partito in missione, per dimostrare a tutta la Lega di che pasta sia fatto, di non essere secondo a nessuno in questa NBA.
E stanotte, il 25enne californiano ci ha deliziato con un’altra partita delle sue, necessaria per permettere ai Blazers di sconfiggere, sul parquet amico del Moda Center, i Wizards per 109-116 all’OT. Il nostro ha messo a referto 41 punti (12/25 dal campo, 6/13 da tre), 11 ast e 5 reb in 44′ di gioco.
Ma non possiamo fermarci solo a questo, perché nel post All-Star Weekend, Lillard sta facendo qualcosa di irreale. Due partite da almeno 50 punti, una da 40 e cinque da 30. In stagione, sono almeno 21 le partite con almeno 30 punti, raggiungendo Clyde Drexler, che ci riuscì nel 1991-92; 15 partite di fila con almeno 20 punti a referto, cosa che, a RIP City, non si verificava dal 2009-10, con Brandon Roy.
E non abbiamo ancora finito. Nelle 11 partite giocate dopo l’All-Star Game, Lillard sta viaggiando a 33.5 punti di media (!), contribuendo alla risalita dei Blazers, adesso 6° nella Western Conference. Infine, ciliegina sulla torta, Damian è riuscito a racimolare 1.500 punti e 400 assist in ognuna delle sue prime quattro stagioni in NBA. Volete sapere chi altro è riuscito in un’impresa simile? Oscar Robertson e LeBron James.
Che dire? Chapeau e, ovviamente, #itsalwayslillardtime.