Atlanta Hawks @ Miami Heat 87-105: crollo Hawks, Miami vince e convince
All’American Airlines Arena di South Beach, Miami, FL, arrivano gli Atlanta Hawks in quello che si può chiamare uno scontro per definire chi è la quarta forza nella Eastern Conference. Prima della gara sono appaiate quasi con lo tesso record dietro Cavs, Raptors e Bulls, sono due squadre che non vivono un momento esaltante della stagione e per di più contano qualche assenza anche pesante. Miami, ad esempio, deve fare a meno ancora di Hassan Whiteside, rimpiazzato da Amar’e Stoudemire, già autore di buone prestazioni nelle ultime gare.
La partita inizia ai ritmi vivace imposti da Dragic, con Atlanta che fa fatica a reggere l’intensità di Miami. Lo stesso sloveno arriva al ferro in coast-to-coast grazie anche ad un pessimo rientro difensivo dei rossoneri. L’attacco di coach Budenholzer si inceppa fin dall’inizio e le percentuali sono scadenti, così come elevato è il numero delle palle perse nel solo primo quarto. Miami ne approfitta e con Wade e Bosh prova ad allungare. Difensivamente gli Heat reggono discretamente e concedono appena 17 punti agli ospiti, realizzandone esattamente 10 in più nei primi 12′ di gioco. Dragic sembra ispiratissimo e anche alla ripresa delle operazioni coach Spo decide di puntare su di lui. Il #7 ripaga la sua fiducia e continua a segnare in contropiede, allargando ancora di più la forbice tra le due squadre. Miami è avanti sia nel risultato sia sul piano mentale, con una difesa che non consente nulla agli avversari: il rapido Teague prova a buttarsi dentro ma arriva Stoudemire che cancella ogni suo tentativo bellicoso e aggiunge una X alla casella “blocks“. Da ottimi set difensivi l’azione si ribalta rapidamente in offensiva e gli atleti di Miami, vedi Winslow, banchettano con questo tipo di gioco. A metà del secondo quarto, il punteggio recita 23-41 Heat. Si andrà negli spogliatoi con un vantaggio tranquillo dei padroni di casa.
L’inizio di quarto assomiglia tanto alla fine del primo tempo, con Stoudemire che imbeccato da Wade arriva al ferro con estrema facilità per toccare di nuovo il +20. Atlanta prova a svegliarsi e si affida all’unico All Star, ovvero sia Paul Millsap che piazza la tripla che restituisce speranza ai suoi: 58-71. La second unit di Miami non funziona come la prima e Splitter porta i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio. Udrih vs Schroeder è un accoppiamento folle e coach Spo è costretto a correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Il brasiliano incute timore nella metà campo Heat ma non riesce a fare lo stesso nella sua dove Bosh lo punisce ogniqualvolta si allontana dal pitturato. Si chiude in pareggio il terzo quarto (28-28) e si arriva all’ultimo periodo con Miami ancora saldamente in controllo del match. Bosh e Wade continuano ad essere le spine nel fianco della difesa Hawks e quando si ritocca la doppia cifra di vantaggio, Atlanta ha poco tempo per reagire. Prima Bosh col jumper e poi Wade in visione per Deng che si fa trovare sulla linea di fondo per depositare il canestro, con fallo, della staffa. Finisce 87-105 con ben 5 giocatori Heat in doppia cifra e con una panchina che produce 31 punti tirando appena 18 volte. Miami domina a rimbalzo (47-31) e porta a casa una vittoria importante anche tirando male da 3 punti. Per gli Hawks un approccio completamente sbagliato, giocando una partita mai controllata sul piano del ritmo e sempre in salita. Millsap e Horford fanno il loro ma arriva poco e niente dagli altri (Korver 0, Sefolosha 2). Va registrato anche il season high di Stoudemire con 13 punti (5/8) e 12 rimbalzi.
ATLANTA HAWKS (27-22): Bazemore 8, Millsap 17, Horford 17, Korver, Teague 15, Splitter 5, Sefolosha 2, Schroder 11, Scott, Hardaway 10, Mack, Patterson, Muscala 2.
MIAMI HEAT (27-21): Deng 17, Bosh 18, Stoudemire 13 + 12 RT, Wade 17, Dragic 9, Winslow 10, McRoberts 6, Udrih 6, Green 7, Richardson, Stokes 2, Haslem.