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Atlanta da urlo, Harden da MVP, Indiana è ottava ad Est, i Suns rimontano a Brooklyn

Cleveland Cavaliers @ Atlanta Hawks 97-106

Nella serata dedicara a Dominique Wilkins, con la sua statua esposta all’esterno della Philips Arena, gli Hawks legittimano il primo posto ad Est con una prova davvero convincente ai danni dei Cleveland Cavaliers. Nel big-match di giornata, Atlanta parte davvero a razzo, con 36 punti ed il 70% dal campo nel solo primo quarto, chiuso da un canestro dai 5 metri di Horford. I Cavs sono nervosi e lo dimostrano nel secondo

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quarto: LeBron in penetrazione, sul terzo tempo sinistro infligge una gomitata ad un avversario; fischiato sfondamento, Blatt va su tutte le furie, dedicando parole non certo gentili alla terna arbitrale. Ma nel terzo parziale il talento infinito di Cleveland riporta gli ospiti in partita, specie grazie a Kyrie Irving che “spacca” più volte lo show sul pick and roll per realizzare in area. Il match cambia ancora nell’ultimo quarto ed a dare un impronta al match è Kyle Korver: era 0/3 dall’arco, infila due bombe consecutive che guidano il parziale 10-2 che scava il solco, la difesa Hawks chiude tutte le strade a LeBron (molte perse e 5/19 dal campo) e Teague si prende anche il lusso di stoppare Irving in contropiede. Millsap e compagni hanno mandato un messaggio e, dopo questa sfida, al di là del record, sono la vera favorita ad Est.

Cleveland Cavaliers: James 18, Love 14, Mozgov 6, Smith 12, Irving 20, Shumpert 10, Thompson 6, Jones 6, Dellavedova 5, Harris.

Atlanta Hawks: Carroll 11, Millsap 16, Horford 19, Korver 8, Teague 16, Bazemore 5, Antic, Schroder 15, Scott 14, Mack, Brand 2.

Detroit Pistons @ Houston Rockets 93-103

MVP, MVP. In una stagione in cui la lotta per il titolo di miglior giocatore si fa sempre più serrata, James Harden aggiunge un nuovo tassello alla sua candidatura con una prova mostre da 38 punti, 12 rimbalzi e 12 assist. Con una prestazione del genere è dura pensare per i Pistons di portare il match a casa ed infatti Houston terrà gli ospiti sempre a distanza di sicurezza. E dopo tre quarti in cui il divario è sempre intorno ai 10 punti, i Rockets si scatenano raggiungendo il +22. McHale decide di inserire le riserve ma fa un grave errore, visto che Drummond e Monroe, dominando l’area, guidano il parziale che guida a -8 i Pistons. Ma niente paura, visto che Brewer accompagna Harden che rientra in campo e riporta tutto alla normalità.

Detroit Pistons: Prince 9, Monroe 19, Drummond 8 (21 rimb.), Caldwell-Pope 6, Jackson 17, Tolliver 2, Butler 7, Dinwiddie 4, Meeks 7, Williams 8, Martin 6.

Houston Rockets: Ariza 4, Jones 17, Motiejunas 4, Harden 38 (12 rimb., 12 assist), Beverley 7, Dorsey 6 (10 rimb.), Smith 8, Brewer 15, Terry 2, Prigioni, McDaniels 2.

Chicago Bulls @ Indiana Pacers 84-98

Vince con merito Indiana sui Chicago Bulls in una partita condotta sempre dai padroni di casa. Indiana ruota molto bene la palla ed infatti sono tanti i giocatori in doppia cifra (6). Nel terzo quarto i Pacers tentano più volte la fuga, ispirati da un Hill in buona giornata e da una

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panchina che fa la differenza (49 punti dalla panchina). Chicago ricuce per tre volte gli strappi grazie a Pau Gasol (41 doppia-doppia stagionale) e Doug McDermott, che finalmente riesce a trovare un match convincente: è proprio il suo tap-in a dare la parità allo scadere del terzo quarto. E’ all’inizio dell’ultima frazione che Indiana scava il solco, grazie a Stuckey ed a Mahinmi che fa sentire sotto i tabelloni il suo potere. Chicago tenta disperatamente l’ultima rimonta ma è un fuoco di paglia e Watson, con un canestro in uscita dal blocco, chiude i giochi. Per Indiana vittoria fondamentale: riacciuffato l’ottavo posto.

Chicago Bulls: Dunleavy 14, Gasol 18 (10 rimb.), Noah 4, Snell 8, Brooks 4, Mirotic 10, Hinrich 5, Moore 5, McDermott 16.

Indiana Pacers: Hill 16, West 10 (10 rimb.), Hibbert 6, Miles 10, Hill 7, Stuckey 12, Mahinmi 14, Scola 7, Watson 11, Rudez 5.

Phoenix Suns @ Brooklyn Nets 108-100

Al Barclays Center di Brooklyn si disputa una sfida davvero incredibile, con i padroni di casa che gettano nel cestino una ghiotta possibilità di vittoria e si fanno rimontare dai Phoenix Suns, che li purgano nel supplementare. I Suns giocano per alcuni minuti una gara orrenda,

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sbagliano le prime 21 triple tentate della loro partita ed i Nets, nonostante un Deron Williams molto impreciso, raggiungono la doppia cifra di vantaggio. Il match sembra avviarsi verso un finale segnato ma Brooklyn si rilassa, i fratelli Morris hanno un impeto di orgoglio e Phoenix, con un parziale di 1-16, non solo rientra in partita ma riesce a trascinare quest’ultima al supplementare. Nell’overtime Brooklyn non segna negli ultimi due minuti e sono i canestri di Knight e Bledsoe a chiudere la partita. Vittoria preziosissima Suns in chiave ottavo posto ad Ovest, sconfitta bruciante per i Nets, sintomo di una altalenante stagione.

Phoenix Suns: Marc. Morris 19, Mark. Morris 19, Len 5, Knight 12, Bledsoe 19 (10 rimb.), Green 2, Tucker 11, Wright 14, Thornton 4, Goodwin 3.

Brooklyn Nets: Anderson 8, Johnson 11, Plumlee 3, Brown 7, Williams 9, Jack 10, Lopez 19 (13 rimb.), Young 10, Bogdanovic 11, Jefferson 12 (13 rimb.).

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone