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Atlanta corsara a Phoenix. Vincono anche Charlotte e Toronto

CHICAGO BULLS @ CHARLOTTE HORNETS 91-101

Nikola Mirotic (Bulls) e Marvin Williams (Hornets) a confronto (foto da: swarmandsting.com)
Nikola Mirotic (Bulls) e Marvin Williams (Hornets) a confronto (foto da: swarmandsting.com)

Sfida importante, in chiave Playoff, quella della Time Warner Cable Arena. Alla fine, trascinati dai 20 di Henderson (7 reb), i 18 di Mo Williams e la doppia doppia di Biyombo (10+10 reb), la spuntano gli Hornets (29-35, 16-18 davanti al proprio pubblico, 7-3 nelle ultime 10), i quali approfittano del ko di Miami con Toronto per riportarsi all’8° posto nella Eastern, con mezza partita di margine proprio sugli Heat e una sui Celtics. Ai Bulls (40-27, 20-13 in trasferta, 4-6 nelle ultime 10) ancora orfani di Rose e Butler, non bastano i 24 di Brooks, i 18 (8 reb) di Pau Gasol e i 17 di Snell. Nonostante la mancanza di Al Jefferson sotto le plance, Charlotte domina comunque al rimbalzo, con un eloquente 36-55, di cui ben 17 nella metà campo offensiva. L’avvio, però, è ad assoluto favore degli ospiti. I Bulls bombardano letteralmente gli Hornets da dietro l’arco, infilando ben 7 triple, con Brooks e Snell (rispettivamente 12 e 9 nel periodo) davvero molto caldi. Dopo 12′, i ragazzi di coach Thibodeau conducono 35-19. Nel secondo quarto, però, i locali cominciano a difendere un po´ meglio e ad alzare i giri del motore in attacco. I vari Henderson, Kidd-Gilchrist e Walker danno un ottimo supporto al tentativo di rimonta, e Biyombo, in layup, firma anche il -4 (51-47 a 3’15” dall’intervallo lungo). Chicago tira, nel complesso, male (6/23) ma riesce ad andare negli spogliatoi avanti di 9 (60-51). Con un gran terzo periodo, soprattutto dal punto di vista difensivo (solo 10 punti concessi ai Bulls (3/17 dal campo)), Charlotte riesce dapprima ad impattare sul 63 pari, grazie ad un gioco da tre punti di Henderson; quindi, ad allungare, con un jumper dalla media di Kemba Walker, sul +10 (65-75), mentre gli ospiti segnano il primo canestro dal campo dopo la bellezza di 6’06”, con Gasol. Le due squadre arrivano all’ultimo quarto sul 70-77 Hornets. I Bulls non riescono a contrastare l’energia dei padroni di casa, che dilagano, con un break letale di 6-16, con Maxiell che realizza il 76-93 (5’18” dal termine). Chicago prova una disperata rimonta, risale fino al -6, ma è troppo tardi. Charlotte vince 91-101.

CHICAGO BULLS (40-27): P. Gasol 18, Snell 17, Brooks 24, Dunleavy 3, Noah 1, Mirotuc 15, McDermott 13, Hinrich, Moore, Mohammed, Bairstow

CHARLOTTE HORNETS (29-35): Marvin Williams 12, Kidd-Gilchrist 13, Henderson 20, Mo Williams 18, Biyombo 10 (10 reb), K. Walker 10, Maxiell 10, Stephenson 8, Vonleh, Roberts, Daniels, Hairston, Taylor

 

MIAMI HEAT @ TORONTO RAPTORS 92-102

Henry Walker (Heat) contende il possesso del pallone a Kyle Lowry (Raptors) (foto da: raptorsrepublic.com)
Henry Walker (Heat) contende il possesso del pallone a Kyle Lowry (Raptors) (foto da: raptorsrepublic.com)

Vittoria importante per i Raptors (39-26, 22-11 in casa), i quali mettono ko all’Air Canada Center i Miami Heat (29-36, 15-18 in trasferta), provando a rilanciarsi dopo un periodo buio (2-8 nelle ultime 10). Decisive le ottime prestazioni di Lowry (19 punti, 8 reb e 8 ast) e DeRozan (18 punti, 6 reb e 6 ast). Per gli Heat (5-5 nelle ultime 10), non bastano i 43 punti della coppia Wade-Dragic. Primo periodo dalle percentuali basse, con i Raptors che, sospinti dagli 8 punti di DeRozan, prova una prima fuga (10-19); Miami si rifà sotto, e chiude il quarto sotto di 3 (18-21). Nel secondo periodo, Toronto impone il suo gioco e scappa via con un parziale di 6-20 (27-41 a 4’26” dalla pausa lunga), con un Louis Williams al solito consistente in uscita dalla panchina, con 9 punti a referto. I Raptors toccano anche il +15, ma Miami riesce a restar agganciata alla partita, andando al riposo sotto di 9 (41-50). Quasi sulla sirena, James Johnson riceve palla da DeRozan, va fino in fondo ed inchioda in testa ad Andersen. Nel terzo periodo Toronto non alza il piede dall’acceleratore, con l’intenzione di chiudere il match in anticipo. Con una prova corale di livello, i ragazzi di coach Casey si portano sul +18 (59-77); a Miami non bastano Wade e 8 punti in fila di Henry Walker. La parola fine alla partita viene messa da Kyle Lowry il quale, a poco meno di 8′ dalla fine, manda al bar con una finta Dragic e Andersen, mettendo la tripla del 68-88. Finale che serve solo alle statistiche, e Toronto che vince 92-102.

MIAMI HEAT (29-36): G. Dragic 18, Deng 8, Wade 25, Whiteside 9 (12 reb), H. Walker 8, Chalmers 8, Beasley 11, Andersen 2, T. Johnson 3, Napier, Ennis, Haslem

TORONTO RAPTORS (39-26): DeRozan 18, Lowry 19, Hansbrough 3, A. Johnson 13, Ross 9, Vazquez 12, L. Williams 14, Patterson 6, L. Johnson 7, Hayes 1, Caboclo, Fields, Stiemsma

 

ATLANTA HAWKS @ PHOENIX SUNS 96-87

Paul Millsap, protagonista della vittoria di Atlanta sul campo di Phoenix con 23 punti e 8 rimbalzi (foto da: philstar.com)
Paul Millsap, protagonista della vittoria di Atlanta sul campo di Phoenix con 23 punti e 8 rimbalzi (foto da: philstar.com)

Grazie ad un ultimo quarto da 31-14, Atlanta (51-14, 21-10 in trasferta) espugna il parquet dei Suns (34-33, 18-15 in casa), ottenendo la vittoria n°51 in stagione (8-2 nelle ultime 10). In doppia cifra vanno 6 giocatori degli Hawks, con Millsap (23+9 reb) e Korver (14) su tutti. Ko pesante per Phoenix (5-5 nelle ultime 10), che finisce a tre partite dall’accoppiata Pelicans-Thunder; non bastano i 40 punti dei gemelli Morris (22 per Markieff, 18 per Marcus) e i 21 di Bledsoe. Dopo un primo quarto sostanzialmente equilibrato e finito sul 28-23 per la franchigia della Georgia, nel secondo periodo Phoenix riesce a tener bene il campo, con Bledsoe, Goodwin e Marcus Morris in evidenza. Dopo 24′, il tabellone dice 48-50 per i ragazzi allenati da coach Hornacek. Il secondo tempo si apre con i padroni di casa che continuano nella loro positiva partita a livello difensivo, tenendo Atlanta su percentuali basse per i loro standard. Non solo, i Suns piazzano anche un break di 0-11 (triple di Marcus Morris, Bledsoe e Tucker), volando sul 50-61. Atlanta prova a reagire, ma Phoenix ribatte colpo su colpo, andando all’ultimo intervallo avanti di 8 (65-73). Come detto all’inizio, però, gli Hawks cambiano marcia nel quarto periodo. Schroder e Bazemore, in tandem, riportano sotto Atlanta (73-75), come quando il #24 raccoglie un rimbalzo e lancia in campo aperto il tedesco, il quale inchioda ad una mano, finendo a muso duro con Goodwin, che aveva tentato la stoppata. Il sorpasso si materializza con le triple di Millsap e Korver, entrambe su assistenza di Teague, a metà periodo (83-79). I tiratori ospiti sono on fire e, dopo una tripla di un positivo Bazemore, ci pensano, sempre dalla lunga distanza, prima Korver poi Millsap ad indirizzare definitivamente la W verso la Georgia. Termina 96-87 per gli Hawks.

ATLANTA HAWKS (51-14): Korver 14, Millsap 23, Horford 12, Carroll 11, Teague 8, Bazemore 11, Schroder 11, Antic 6, Brand, Mack, Jenkins, Eddie, Muscala

PHOENIX SUNS (34-33): Markieff Morris 22, Tucker 11, Marcus Morris 18, Bledsoe 21, Len, Wright 4, Goodwin 9, Thornton, Warren 2, G. Green, Seth Curry, Bullock, Barron

About The Author

Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone