Adam Silver: "Le richieste di trade vanno gestite a porte chiuse"
Gli echi di tutto quello che è successo attorno ad Anthony Davis ancora non si sono sopiti. La richiesta di trade, portata al front office dei Pelicans dal suo manager Rich Paul, ha scatenato un vero pandemonio, tra polemiche e rumors, portando alla fine il commissioner NBA Adam Silver a prendere una posizione decisa a riguardo, stante sempre la normativa anti-tampering, puntualmente applicata.
“Sono assolutamente del parere che queste questioni dovrebbero essere gestite a porte chiuse” – ha spiegato Silver in quel di Charlotte, durante la consueta conferenza stampa durante l’All-Star Weekend – “Chiaro, non è nulla di nuovo in questa Lega e, nel corso degli anni, senza far nomi, varie star ad un certo punto della loro carriera hanno avanzato richieste di trade. Detto ciò, a nessuno piace vedere un giocatore che chiede una cessione, nonostante sia ancora nel mezzo del contratto con la sua franchigia attuale“.
Continua Silver: “La Lega deve assumersi le proprie responsabilità. Il nostro pensiero era quello di mettere in condizione le franchigie di rinnovare il contratto di un giocatore un anno prima della sua scadenza, per evitare che, alla fine del percorso, le franchigie si ritrovino nella situazione di dover dire ‘Non avevamo idea che il giocatore non sarebbe rimasto con noi’. Il rinnovo un anno prima della scadenza doveva permettere, nel caso, di intraprendere le trattative con il giocatore il quale, a porte chiuse, avrebbe potuto dire ‘Ho intenzione di onorare il contratto fino alla fine, ma non di restare oltre’. Così la franchigia avrebbe potuto ottenere una contropartita equa. E’ evidente che non tutto sia andato come programmato, e questa è un’altra area sulla quale dovremo concentrarci“.
Silver, quindi, si è espresso ancora una volta anche riguardo al tanking. Nonostante le modifiche alle regole della Lottery, eguagliando le probabilità di pescare la scelta #1 delle squadre andate peggio nel corso della regular season, anche quest’anno si sta assistendo allo ‘spettacolo’ di franchigie (giusto per dirne due, Knicks e Suns) che stanno accumulando un numero davvero consistente di sconfitte, tankando più o meno apertamente. “Non credo sia una strategia vincente nel lungo periodo, credo sia corrosiva per le franchigie che decidono di andare in quella direzione“, ha commentato il Commissioner.