NBA e NBPA d'accordo: protocolli meno rigidi per i vaccinati
Importanti novità sul rapporto tra la NBA e il COVID-19. Nella notte italiana, come riportato da Baxter Holmes, di ESPN, la Lega e la NBPA si sono accordate in merito ad un deciso alleggerimento dei vincoli portati dai protocolli sanitari anti COVID-19 per gli atleti che avranno effettuato la vaccinazione completa (con doppia dose).
Stando a quanto riporta ESPN, queste modifiche ai protocolli riguarderanno tutti i giocatori che avranno superato le due settimane dalla seconda dose di vaccino e tutte le franchigie nelle quali almeno l’85% dei giocatori e l’85% dello staff si saranno sottoposti a vaccinazione completa.
Cosa cambia nello specifico? Innanzitutto, il giocatore completamente vaccinato non dovrà più sottoporsi a quarantena fiduciaria in caso di contatto con persona poi risultata positiva al COVID-19. Quindi, sia a casa che in viaggio potrà far visita ad amici e familiari senza l’obbligo di doverli far testare e registrare con la squadra; inoltre, potrà tranquillamente andare al ristorante e in altri posti simili.
Per quanto riguarda le squadre, quelle con le percentuali di cui sopra potranno tornare ad allenarsi in gruppo senza mascherina, godranno di maggior flessibilità in albergo durante le trasferte, potendo cenare sia all’aperto che all’interno dei ristoranti.
Queste disposizioni seguono a ruota quelle diffuse dai CDC (Centers for Disease Control and Prevention) per le persone sottoposte ad entrambe le dosi di vaccino, arrivando anche a consentire a queste ultime di riunirsi in casa senza mascherine. Per quanto riguarda la vaccinazione nel mondo NBA, ESPN non riporta numeri precisi, ma parla di un buon numero di membri di staff delle varie franchigie (allenatori compresi) che, nei rispettivi Stati, hanno già ricevuto la prima dose di vaccino (alcuni anche la seconda).
Per quanto riguarda i giocatori, il numero di quelli ad aver ricevuto la prima dose è ancora molto esiguo, sebbene vi sia l’esempio dei New Orleans Pelicans che, qualche giorno fa e dopo il via libera del Governatore della Louisiana ad allargare la platea degli idonei, hanno cominciato a vaccinare a dozzine gli uomini della franchigia stessa (giocatori inclusi). Non va sottaciuto come vi siano non pochi dubbi ed anche resistenze tra i giocatori; motivo in più per il quale sia la NBA che la NBPA sperano che la prospettiva di misure meno rigide possa spingere quanti più elementi possibile a vaccinarsi.