Qui Sacramento, parla Divac: "Stabilità e continuità al centro del progetto. Karl è uno dei migliori"
Era il 3 marzo 2015 quando un pezzo di storia dei Sacramento Kings rientra a vestire idealmente quella maglia, seppur dietro ad una prestigiosa scrivania. Vlade Divac, centro dominante nelle stagioni che vanno dal ’98 al 2004 proprio con la maglia bianco-viola, viene nominato vicepresidente dei Kings e viene investito del ruolo di “franchise decision maker”. E’ la storia di un grande amore cestistico e non che si ricongiunge, un cerchio che inevitabilmente si chiude dimostrando quanto un giocatore possa ancora legarsi a determinati colori. Pochi giorni fa ha rilasciato un’intervista molto interessante a sheridanhoops.com, offrendo degli spunti di riflessione assai importanti. Furono 3 le cose che promise una volta rientrato a casa il caro e vecchio Vlade: mentalità vincente, stabilità e soprattutto continuità, 3 fattori che mancano da troppo tempo in California. Dopo una serie di confuse scelte societarie, alcune dettate anche dalla presunzione e l’incompetenza del proprietario indiano Vivek Ranadivé, si cerca di ricostruire da chi ha fatto la storia dei Kings.
“Penso che sia una buona opportunità per me. E’ il momento adatto: con la nuova arena e una squadra che ha talento, cercheremo di riportare entusiasmo, come ai tempi in cui giocavo” esordisce il centro serbo. Non parla solo di immediato futuro ma anche del presente, non nascondendo la frustrazione per la stagione appena conclusa: “E ‘stato davvero ingiusto per i giocatori: avere tre allenatori diversi è stata una cosa davvero dura e io non posso far altro che dar loro credito per il modo in cui hanno giocato. Mi sono divertito vederli giocare nelle ultime due settimane“. Dopo le turbolenze della regular season, con Karl nello staff e Divac perno centrale del front office i Sacramento Kings sono pronti a ripartire. Sono stati inseriti nello staff tecnico anche due altri tasselli importanti come Pete D’Alessandro, GM dalla grandissima esperienza, e Chris Mullin, leggenda NBA, due che possono incrementare quei concetti di stabilità e continuità descritti in precedenza. La stessa idea emerge dalle parole di Divac: “La squadra sta viaggiando nella giusta direzione, perché quando hai stabilità tutto si riflette in campo e nei giocatori. Noi vogliamo essere una buona squadra, sia in front office che in squadra, con i nostri giocatori. Dovremmo tutti cercare di raggiungere lo stesso obiettivo. Questo è un franchising vincente“.
Un altro punto focale sul quale si concentra è il suo rapporto con George Karl. Per sua stessa ammissione, l’ex coach dei Nuggets è uno dei migliori allenatori NBA e le loro filosofie di gioco sono molto simili. Piace a Divac come lavora quotidianamente, non lasciando nulla al caso, curando ogni dettaglio di ogni giocatore: “Se si guarda a quello che sta succedendo in questo momento nella NBA, è esattamente il modo in cui giocano le squadre vincenti“, ha detto Divac dello stile di gioco di Karl. Non può mancare, però, uno sguardo verso il futuro, con particolare attenzione al Draft 2015, ricco di talenti. Anche se Karl ha ammesso che il futuro dei Kings non deriva obbligatoriamente da questo Draft (le ultime 3 scelte sono state Nik Stauskas, McLemore e Thomas Robinson, NdR), Divac risponde: “Stiamo per ottenere il meglio, poi vedremo cosa succederà. Ovviamente gli ultimi due anni abbiamo avuto McLemore e Stauskas ed è fondamentale aver pazienza con loro. Non ci sono stati molti rookies che hanno fatto grandi impatti sulle squadre [in fondo alla classifica]. Occorrono un paio di anni in NBA per capire dopo possono arrivare“.