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HAWKS@CAVS, Gara-4: LBJ "Abbiamo tutto per vincere"

L’hanno chiusa subito i Cavaliers, al primo match point. I poveri Atlanta Hawks, dominatori in regular season, sono stati spazzati via (88-118) dalla forza di Lebron James, padrone e condottiero indiscusso di una squadra compatta e con molte pedine in grado di essere determinanti nel momento del bisogno. Dopo 8 anni, dunque, in Ohio tornano ad assaporare l’attesa per l’evento, ovvero le Finals, vissute brevemente (e male) nel 2007, quando gli Spurs disintegrarono i sogni di un giovane James, con un inequivocabile sweep. La felicità, ma anche la voglia di non fermarsi sul più bello, è tanta. LeBron, che ha ricevuto, nel corso di un time out, un attestato di stima non indifferente da coach Blatt (“Ti meriti tutto questo, ragazzo“), ci crede: “Abbiamo tutto quello che serve per vincere” – dice James – “Ho capito quello che stavano passando queste persone. La gente di qui, non solo a Cleveland ma nel Nord-Est dell’Ohio e in tutto il mondo che amano e sanguinano per i wine-and-gold. Essere a questo punto, stasera, è davvero emozionante“. In conferenza stampa, The King fa un resoconto della stagione: “Quando ho deciso di tornare, sapevo che mi sarei trovato di fronte ad una squadra completamente diversa. Avevamo la prima scelta del Draft, Wiggins, e una squadra molto giovane, che richiedeva tanta pazienza per tornare ai livelli a cui io la volevo riportare. Dall’estate e fino al mercato di Febbraio sono successe tante cose. Sono arrivati Love, poi Smith, Mozgov e Shumpert, che ci hanno messo in condizione di lottare fino alla fine. Dobbiamo essere ancora molto pazienti, io in primis, ma abbiamo la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo“. “Delle ultime apparizioni alle Finals, questa sarà la più emozionante” – continua LeBron – “Perché è la più recente e perché so quanta strada abbiamo fatto per arrivare fin qui, come squadra e come gruppo, soprattutto con la poca esperienza che avevamo. Non importa cosa succederà più avanti. Quello che abbiamo fatto al primo anno insieme è speciale. Dobbiamo esserne orgogliosi“.

 

Coach Blatt e LeBron si stringono la mano, nel corso del match (foto da: fansided.com)
Coach Blatt e LeBron si stringono la mano, nel corso del match (foto da: fansided.com)

Orgoglioso dei propri ragazzi e del proprio lavoro coach Blatt il quale, da rookie, raggiunge le Finals: “Siamo a Cleveland, nulla è facile qui” – esordisce l’ex Maccabi – “Volevo fare i complimenti a coach Bud e agli Atlanta Hawks. Hanno vinto 60 partite e giocato un grande basket tutto l’anno e meritano tutto il credito e il rispetto che hanno ricevuto durante la stagione. Siamo molto felici di averli battuti nelle finali della Eastern Conference“. Il nativo di Boston, quindi, si sofferma sullo scetticismo che per molto tempo lo ha circondato, in primis proprio a Cleveland: “So che per la gente è difficile da capire, perché non conosce bene il mio percorso e la mia carriera. Ma sapete anche che questa, per me, è una situazione nuova ed un posto nuovo. E’ stato un grande sacrificio per me e per la mia famiglia“. “Sono arrivato qui, ho avuto l’opportunità di lavorare con un gruppo di grandi ragazzi, con il giocatore più forte del mondo, forse della storia del gioco, con una meravigliosa proprietà che ci ha dato tutte le chance di avere successo e dei fans fedelissimi” – prosegue Blatt – “Sono davvero felice ed orgoglioso di far parte di tutto ciò e di avere la possibilità di vivere questa esperienza“. Su quale sia stato il momento di svolta della stagione, Blatt non ha dubbi: “Nel mese di Gennaio, quando abbiamo cambiato alcune cose nel roster e nel nostro modo di difendere. Sono arrivati un grande protettore del ferro come Timo, un gran difensore come Iman e poi J.R., davvero bravo in entrambi i lati del campo. Messi insieme ai ragazzi che già avevamo, ecco che le cose intorno a noi sono cambiate“.

 

Coach Bud tiene a rapporto la squadra, durante un time-out (foto da. rantsports.com)
Coach Bud tiene a rapporto la squadra, durante un time-out (foto da. rantsports.com)

Tanta delusione, ovviamente, in casa Hawks. Eccetto che in Gara-3, i ragazzi allenati da coach Budenholzer non sono mai sembrati in grado di poter contrastare efficacemente LeBron e i Cavs, subendo uno sweep per nulla facile da digerire. “Penso che dopo la gara di stasera possiamo parlare solo di Playoff e della nostra esperienza in postseason” – dice l’ex allievo di Popovich – “Solo da domani sarò in grado di parlare della regular season e dell’intera stagione. O magari dal giorno dopo; ma stasera riesco a pensare solo a questo momento, a questa, gara, a questa serie e a questa eliminazione. Domani rifletterò su tutto insieme alla squadra, e poi dopo lo farò con chiunque voglia parlarne. In ogni caso, per me è stata un’ottima stagione e il nostro gruppo è fantastico“. In chiusura, non mancano i complimenti agli avversari: “Voglio congratularmi con Cleveland e con coach Blatt. Hanno meritato di vincere“. Ecco le reazioni dei giocatori. “Sono orgoglioso di tutti in questo spogliatoio. Abbiamo disputato una grande stagione“, è il pensiero di Teague. “Siamo come una famiglia. Siamo uniti“, dice Millsap. Al Horford rende omaggio ai Cavs: “Sono stati semplicemente più forti“.

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Salvatore Malfitano Classe ’94, napoletano, studente di legge e giornalista. Collaboratore per Il Roma dal 2012 e per gianlucadimarzio.com, direttore di nba24.it e tuttobasket.net. Appassionato di calcio quanto di NBA. L'amore per il basket nasce e rimarrà sempre grazie a Paul Pierce. #StocktonToMalone