The day after: Doc Rivers sulle priorità e sul futuro dei Clippers
Le facce in sala stampa non sono le solite: scure, deluse, con pochissima voglia di parlare. I Clippers, anche se hanno i motivi per farlo, non riescono ad uscire a testa alta da questa stagione perchè il rammarico di aver perso una chance più unica che rara, oltre che storica, è troppo grande per potersi permettere di rimanere comunque soddisfatti di quanto fatto. Le parole a fine gara dei vari protagonisti raccontano meglio di qualsiasi altra cosa la reazione emotiva alla sconfitta in Gara 7 ma probabilmente quelle più importanti sono del timoniere principale e del suo condottiero effettivo in campo: Glenn “Doc” Rivers e Chris Paul.
All’allenatore dei Los Angeles Clippers sono state fatte domande molto ampie, dalla partita singola all’intera serie, arrivando al percorso dei suoi nei Playoff per poi passare alle domande sul futuro, visto il suo incarico di “President of Basketball Operations” in casa Clippers. L’ex head coach dei Celtics ha definito così la situazione estiva dei suoi Clippers: “Ovviamente voglio migliorare la squadra, ma con noi non è così facile. Dal punto di vista contrattuale, e non penso tutti stiano nella nostra condizione, è molto difficile muoversi visti i contratti che già abbiamo. Dobbiamo, quindi, cercare di ottenere un maggior sostegno dalla squadra che abbiamo ora. Il problema è che i contratti che stiamo garantendo sono importanti e non possiamo permetterci di affacciarci nella free agency e fare qualche movimento importante“. La priorità numero 1, e non la scopriamo certo ora, è quella di rifirmare DeAndre Jordan, che sarà un unrestricted free agent a fine stagione. Doc Rivers ha già lasciato andar via la canonica forma “Will make all efforts to bring him back” (faremo di tutto per farlo rimanere qui), il che vuol dire che gli verrà offerto il massimo salariale per non permettergli di prendere in considerazione le altre offerte eventuali. Una scelta importante questa dei Clippers che, dunque, continuano per la propria strada senza stravolgere il loro sistema, in pieno stile Rivers. Di questo sistema, però, rimane un pizzico meno convinto Chris Paul, vero eroe di questi appena conclusi Playoff. Alla domanda se i Clippers hanno mostrato una crescita quest’anno, CP3 bruscamente risponde: “No, non lo so. Non ho mai visto una crescita in una sconfitta“.