Hawks@Wizards - The Truth sulla sirena, gara 3 a Washington
Con Pero Antic in quintetto al posto di Paul Millsap, che giocherà 22 minuti in uscita dalla panchina, gli Hawks al Verizon Center di Washington per gara 3, contro gli Wizards, ormai notoriamente senza John Wall, che dovrà saltare almeno le prossime 3 partite.
Iniziano forte da una parte e dall’altra due che hanno qualcosa da farsi perdonare, per gli Hawks spara un 2/2 da tre Kyle Korver che ha tirato con percentuali rivedibili nei primi 2 episodi della serie, e dall’altro lato parte con tutt’altra aggressività Nenè che dopo 8 minuti ha già messo a segno 8 punti, dopo averne segnati 2 in 2 partite, poi la tripla di Ramon Sessions, il vice-Wall, firma il +10 Wizards e la prima minifuga capitolina che vedrà la formazione di Washington DC, chiudere il primo quarto avanti 18-28. Nel secondo quarto conferma la sua aggressività il brasiliano Hilario Nenè che mette a referto altri 5 punti, poi Beal va in contropiede Teague lo ferma con un fallo poco ortodosso e si becca un flagrant foul di tipo 1, che manda in lunetta Bradley Beal che non gradisce di tanto il trattamento riservatogli. Dal lato Wizards la difesa funziona bene, da quello Hawks meno, 56 punti concessi nei primi 2 quarti e si va al riposo sul 43-56 Washington, dopo che i padroni di casa erano andati anche +18 con le triple prima di Otto Porter autore ancora di una grande prestazione, e poi di Paul Pierce, e che poi erano riusciti a riaccorciare grazie a Millsap con un prezioso canestro in layup e una stoppata su Sessions in difesa.
Nel terzo quarto ancora storie tese tra Beal e Teague, sta volta a pati invertite, Teague va in contropiede, Beal lo ferma, arriva il fallo, che però e un fallo normale, i due si dicono qualcosa e arriva il tecnico per Beal. Si riprende a giocare e la difesa di Washington funziona, spesso riescono a fermare Teague, impedendogli di creare un vantaggio ad inizio azione quasi raddoppiandolo, e su una palla recuperata così Otto Porter va a schiacciare in contropiede il punto del +17 (61-78) Wizards a 3 minuti e 43 dalla fine del terzo quarto. Atlanta sembra completamente in bambola e Drew Gooden piazza la tripla del 66-85, punteggio su cui si conclude il terzo quarto.
Ad inizio quarto quarto minuti importanti in campo per Washington per Will Bynum, per queste partite playmaker di riserva, e ripaga la fiducia datagli con uno eurostep con fallo e canestro e poi con assist per il canestro da 2 di Otto Porter che permette al numero 22 di aggiornare il suo career high in una partita di playoff arrivando a 16 punti realizzati. Mike Budenhozler tiene in campo le riserve nel corso del quarto quarto in compagnia di Kyle Korver, e sarà proprio questo improbabile quintetto a generare una clamorosa rimonta, con Washington che in attacco inizia a cincischiare aspettando solo che passi il tempo, prima con le triple di Mike Scott e Schroeder, poi Layup di Bazemore, tripla ancora di Scott e rubata di Mack e 2 punti facili in contropiede permettono a Atlanta di tornare a -3 a 3 minuti e 12 dalla sirena e costringendo coach Wittman a chiamare timeout. Alla ripresa del gioco canestro di Beal replicato subito da Schroeder e Atlanta rimane attaccata alla partita, poi segna Gortat allo scadere dei 24, importante, su un bell’assist smarcante di Porter, Atlanta sbaglia il tiro in attacco, fallo su Porter che fa 1/2, dall’altro lato passano solo 4 secondi e fallo ingenuo di Gortat che concede un gioco da 3 punti a Schroeder, che lo converte e riporta gli Hawks a -3. Momenti chiave della partita, Washington attacca sui 24 secondi ma non riesce a segnare e Atlanta ha il punto del pareggio, prima sbaglia la tripla Korver, ma arriva il rimbalzo in attacco di Mike Scott, poi fallo su Schroeder e viaggio in lunetta del tedesco per il 2/2, idem per Bynum dall’altra parte e ancora avanti di 3 Washington. Ultima opportunità per Atlanta, Schoreder attacca ancora in palleggio ma deraglia, perde l’equilibrio e scivola, da terra riesce a passare il pallone a Muscala sul perimetro che infila da 3 punti e impatta a quota 101 a 14.1 dalla fine e altro timeout per Wittman per provare a rivinciere una partita che sembrava già vinta. Il gioco non prevede nulla di complesso palla a Beal che va da Pierce in lunetta, palla ferma, un palleggio step back con 3 uomini addosso, ma è taballata vincente e Washingotn vince gara 3 con un finale incredibile, con protagonista assoluto “the truth” Paul pierce che spiega ancora il suo ” That’s why they brought me here” (questo è il perchè mi hanno voluto qui), già mostrato al mondo abbondantemente nella serie contro i Raptors.
Inutili per gli Hawks i 14 di Carroll, la doppia doppia da 12 e 10 di Horford, i 18 di Teague e i 18 di Schoreder in uscita dalla panchina, Washington manda 5 giocatori in doppia cifra : Nenè 17, Gortat 14, Beal 17, Porter (dalla panchina) 17, e importanti anche i 9 punti di Bynum, e guidati dal loro uomo di maggiore esperienza vincono sulla sirena gara 3.
Avanti Washington 2-1 nella serie che vince 103-101.