LAC@HOU, le ultimissime prima di gara-2
Ancora a Houston, ancora Rockets-Clippers. Il primo capitolo della serie è andato tra la sorpresa del pubblico di casa ai ragazzi di Los Angeles, che hanno approfittato della serata no degli avversari per capovolgere il pronostico ed appropriarsi del fattore campo. Stanotte gara-2, già decisiva per i padroni di casa, costretti a vincere per non dover poi sperare in un miracolo.
HOUSTON ROCKETS – Due giorni peggiori degli ultimi, quest’anno, non c’erano mai stati. Se non bastasse la grave sconfitta in casa, la prestazione della squadra, e soprattutto del leader indiscusso James Harden, ha fatto suonare più di un campanello d’allarme. Coach McHale ha così deciso di usare parole dure pubblicamente, eliminando qualsiasi scusa si potesse trovare per giustificarli (qualcuno aveva dato la colpa alla ruggine per la settimana di riposo). Non c’è stata concentrazione e l’aver sopravvalutato la loro condizione mentale ha fatto sì che i tifosi vedessero questo pessimo spettacolo. Si è accodato alla ventata di autocritica anche Dwight Howard, che si è però detto fiducioso per la prossima partita, consapevoli di aver imparato molto dalla prima. A parte i lungodegenti Motiejunas e Beverley, la rosa sarà al completo, pronti a pareggiare la serie.
LOS ANGELES CLIPPERS –Situazione completamente opposta in casa Clippers, dove il buon umore prevale per gran parte. La prestazione è stata di quelle da incorniciare, considerato che mancava un certo Chris Paul, stella assoluta della franchigia. I giocatori sono scesi in campo con la cattiveria di chi non vuole sprecare altre occasioni e i duelli vinti da Jordan e Griffin si sono rivelati decisivi, in positivo ovviamente. Unico neo la brutta impressione avuta da Rivers nel valutare le condizioni di CP3, che fino all’ultimo sarà in dubbio. L’allenatore ha dato al 50% di possibilità la sua presenza e un suo secondo forfait potrebbe pesare negativamente sul morale dei compagni, consci di dover fare tutto da soli.