SAS@LAC, Gara-5: Grandi emozioni allo Staples. La spuntano gli Spurs e vanno sul 3-2!
La serie più equilibrata di questo primo turno dei Playoff 2015 arriva a Gara-5. Lo scenario è lo Staples Center, Los Angeles, dove i Clippers provano a cavalcare l’onda del convincente successo nel match precedente in Texas, mentre gli Spurs provano a risollevarsi, per non trovarsi poi spalle al muro giovedì, in Gara-6.
Quintetti base per i due coach: Duncan, Splitter, Leonard, Green e Parker da una parte; Griffin, Jordan, Barnes, Redick e Paul dall’altra. I padroni di casa partono forte, sospinti da un Griffin subito incisivo (13 nel periodo); il prodotto di Oklahoma University realizza 11 dei primi 16 punti per i suoi, che, a 5’26” dal primo intervallo, comandano 9-16. Dopo due canestri di Duncan, i californiani piazzano un break di 0-9, con il quale vanno sul 13-27 (1’39” dalla sirena); da segnalare una rubata di CP3 a Mills, dopo la quale il play di casa va in transizione e alza l’alley-oop per Jordan, che di prepotenza schiaccia ad una mano. San Antonio, però, è ben presente in campo e, con le seconde linee (si fa per dire), realizza un contro-parziale di 9-0, grazie al quale chiudono i primi 12′ sotto di 5 (22-27). Si iscrive al match anche il nostro Belinelli, con due liberi; per l’azzurro, 8 punti (2/3 dal campo), 2 ast, 1 reb in 16′, per un +9 di plus/minus.
Il parziale Spurs continua anche in avvio di secondo periodo: le triple di Mills e Ginobili lo allungano fino al 15-0, che vale il primo vantaggio per i Campioni in carica (28-27). Ancora Mills converte un gioco da 4 punti, subendo fallo sul suo tiro da 3 da un Rivers non in palla come in Gara-4. Ma i Clippers hanno le capacità per far male, e accelerano nuovamente, con un 2-12 che vale il 34-42 a metà secondo quarto. Si va avanti a strappi, tanto che San Antonio replica con la stessa moneta: Bonner piazza l’unica tripla della sua partita, 12-1 in poco più di 2′ e 46-43 per gli ospiti a 4’01” dalla pausa lunga. Puntuale come un orologio svizzero, parte anche la tattica del fallo intenzionale sul povero DeAndre, mandato in lunetta tre volte nel secondo periodo e ben cinque volte nel quarto seguente. Il #6 farà 7/16 dalla linea della carità, ma questo fondamentale rappresenterà un punto a sfavore importante per i ragazzi di coach Rivers (61.9%). La partita è avvincente, punto a punto. Duncan va in isolamento, marcato stretto da Griffin; TD apre al limite dell’area per Ginobili, che piazza la tripla del 53-52; due liberi di Paul, comunque, permettono ai locali di chiudere avanti il primo tempo (53-54). Curiosità statistica: i Clippers stanno tirando malissimo dall’arco (1/10 nei primi due quarti), chiudendo la partita, poi, con un sanguinoso 1/14 (7.1%, contro il 47.8% degli Spurs (11/23)).
Il terzo periodo è caratterizzato dai tiri liberi: ben 35, suddivisi pressochè equamente (18 per i texani (14 a segno), 17 per i padroni di casa (10 a segno)). Comunque, i Clippers partono ancora con il piede sull’acceleratore: Jordan firma il 56-62 dopo 2’34” di gioco. Da questo momento, però, l’attacco dei Clippers va in crisi, non trovando il canestro dal campo per i successivi 8’10”. Gli Spurs, dal canto loro, rimettono il naso avanti con un jumper dalla media di Parker (63-62); quindi, la squadra di coach Pop ricomincia a prendere di mira DeAndre Jordan, finchè Rivers non lo sostituisce con suo figlio Austin. A 3’41” dalla fine del periodo, pick&roll tra Ginobili e Duncan; il nativo delle Isole Vergini riceve il pallone e apre per Mills, liberissimo nell’angolo; tripla dell’australiano e 70-67 Spurs. Poco dopo, Mills cattura un rimbalzo, servendo Ginobili; l’argentino trova lo spiraglio per TD, che conclude in schiacciata (74-69). Ancora il 37enne da Bahia Blanca serve Belinelli che, a 6″ dalla sirena, piazza la tripla dell’82-80. Il quarto termina in parità (82-82), grazie a Rivers, che manda a vuoto Green e piazza il jumper di tabella.
Arriviamo agli ultimi 12′ di gioco, che si preannunciano ricchi di emozioni. Subito Green piazza la tripla del +3 (85-82), per poi venir scherzato da CP3, che lo salta con un crossover di qualità eccelsa e appoggia il canestro dell’85-88. Non ci sono pause, e ci pensa Marco ad impattare sull’88 pari, con la sua seconda tripla di serata. Ancora Paul, a 7’35” dalla sirena, alza un lob per DeAndre, che inchioda di potenza (93-92). Confusione in area Clippers, a poco meno di 5′ dal termine: Griffin contende un rimbalzo a Duncan ma, per evitare una rimessa per gli Spurs, lancia il pallone nelle mani di Tim, che apre subito per Parker; il franco-belga sbaglia il tiro dalla media, ma il tap-in vincente è di Leonard (97-94). Nell’occasione, Paul si becca un tecnico; Green realizza il libero e, subito dopo, TD mette il tiro dal mid range che vale il +6 per San Antonio (100-94). I Clippers provano a non farsi sfuggire di mano la partita, ma ad ogni azione corrisponde una reazione dei texani, come quando Leonard penetra in area a grande velocità, scaricando per Diaw, il quale non si fa pregare e, dall’angolo, mette la tripla del 103-96 (3’34” alla fine). Due liberi di Kahwi, a poco più di 2′ dalla sirena, ribadiscono i 7 punti di distanza (107-100). Ma i Clippers non vogliono mollare e, con un parziale di 1-7, a 30″ dalla conclusione del quarto periodo sono sotto di appena un punto (108-107). Gli Spurs provano a giocare con il cronometro, ma Green sbaglia la tripla della staffa a 6″ dalla sirena. Sulla rimessa successiva, l’episodio che decide il match: Griffin va al tiro; il pallone danza sul ferro e Jordan, con la sua manona, ribadisce nel canestro. Lo Staples esplode, ma gli arbitri vanno a consultare le riprese video, finendo con l’annullare il canestro, per “interferenza offensiva” (da sottolineare come, con alta probabilità, la palla sarebbe entrata anche senza il tocco di DeAndre). Il gioco riprende, con Green che subisce fallo e va in lunetta: il primo entra, non il secondo, ma sul rimbalzo va Leonard, il quale subisce a sua volta fallo e chiude la partita con un 2/2. Vincono gli Spurs 111-107.
E’ stata una partita fantastica, ricca di emozioni e di colpi di scena. Entrambe le squadre avrebbero meritato la vittoria ma, poiché nel basket il pareggio non esiste, alla fine festeggiano i texani. Il tocco di Jordan, lieve quanto decisivo (in negativo), potrebbe indirizzare definitivamente la serie a favore di San Antonio. Per gli ospiti, Duncan realizza l’ennesima doppia doppia (21+11 reb); bene anche Leonard (18+9 reb). Per i californiani, invece, non bastano Griffin (30+14 reb), Jordan (21+14 reb) e Paul (19+10 ast). Giovedì sera, all’AT&T Center, si disputerà Gara-6. Una squadra esperta come quella di coach Pop, raramente fallisce simili occasioni. Starà ai Clippers provare a sovvertire il pronostico, per poi giocarsi il punto decisivo di fronte al proprio pubblico.
SAN ANTONIO SPURS (3-2): Duncan 21 (11 reb), Leonard 18, D. Green 9, Parker 13, Splitter 2, Diaw 10, Ginobili 14, Belinelli 8, Mills 13, Baynes, Bonner 3, Ayres, Joseph
LOS ANGELES CLIPPERS (2-3): Redick 13, Griffin 30 (14 reb), Paul 19 (10 ast), D. Jordan 21 (14 reb), Barnes 7, Crawford 8, A. Rivers 2, Davis 7, Jones, Udoh, Turkoglu, Hudson, Hawes