NEW ORLEANS PELICANS - Ecco come Norris Cole sta prendendo la squadra per mano
Nonostante le due sconfitte (alquanto pronosticabili) contro Golden State, New Orleans può stare serena e guardare al futuro con ottimismo. Può contare su un roster che ha ancora molto da imparare, vista la giovane età di gran parte dei componenti e affidarsi al 22enne Anthony Davis, e perché no vedere nel numero 23 l’uomo franchigia del futuro. Ma chi sta aiutando Davis a diventare un vero leader? La risposta non è scontata, ma neppure tanto difficile: nonostante la giovane età (appena 27 anni) Norris Cole sta prendendo per mano i Pelicans e proprio Anthony Davis. Buffo come un giocatore che non ha mai iniziato una partita di Playoff da starting five sia visto come un uomo d’esperienza, tanto da affiancare il proprio armadietto a quello di Anthony Davis durante la trasferta alla Oracle Arena di San Francisco. Ovviamente ricordiamo che il giovane Cole sotto l’ala protettrice di LeBron James in quel di Miami ha vinto già due titoli NBA, vivendo qualche partita decisiva anche da protagonista. Ma se torniamo indietro di qualche mese, Cole è stato messo fuori dal progetto di Miami dopo la delusione e il ridimensionamento post-Finals del 2014, ed è stato mandato ai Pelicans a metà stagione, franchigia di cui all’improvviso si è ritrovato essere il nuovo ‘Udonis Haslem’:
“E’ pazzesco, ragazzi,” ha detto Cole riguardo a ciò. “Ma sono pronto per questa sfida”.
I Pelicans attualmente come già detto sono 0-2 contro Golden State, ma stasera ci sarà il ritorno dei Playoff a New Orleans da quando Chris Paul ha lasciato la squadra per andare a cercare miglior sorte in quel di Los Angeles, sponda Clippers. Francamente i Pelicans non si aspettavano di essere dove sono. Ci speravano, certo, come ogni squadra che si trovi un Anthony Davis nel roster. Ma guardando appunto il roster, sono davvero pronti per affrontare un turno di Playoff?
Nessuno dei Pelicans raggiunge i 30 anni di età. Con una media di 25.3 anni, sono la settima squadra più giovane della lega, la prima tra le squadre ai Playoff della Western Conference. Sia San Antonio (29.8) che Dallas (29.9) e Memphis (29.6) hanno una media anni maggiore rispetto al più “anziano” dei Pelicans, che è Toney Douglas (29). E per inciso Douglas non ha giocato un singolo minuto fino ad ora contro i Warriors.
Come non dare credito all’allenatore Monty Williams di aver portato una squadra così giovane al primo turno dei Playoff?
“Norris (Cole) ha fatto un buono lavoro da subito, e si è integrato bene alla squadra,” ha detto Williams dopo gara-1. “Non era spaventato dal clima Playoff. Nessuno dei nostri ragazzi lo era, ma si vedeva che Cole sapeva qualcosa in più. D’altrone ha già giocato 60 partite di Playoff.”
Cole , 2 volte campione NBA, ha accettato il ruolo di mentore dei Pelicans, e sta cercando di trasmettere al team la sua esperienza.
“Sicuramente” Cole ha detto, “Sta tutto nella preparazione. Cerco di dire ai ragazzi che sta tutto lì. Finché vi preparate, che ci credete, abbiamo una buona possibilità di vincere e andare là fuori a competere e combattere.“
Davis cita regolarmente il curriculum di Cole come una luce guida in questa serie contro i Golden State Warriors. Quando a Davis è stato chiesto di Tyreke Evans eventualmente assente per un infortunio al ginocchio, Davis ha sottolineato la presenza nel roster di uomini esperti.
“Abbiamo ragazzi che sentono le partite, Norris e Jrue (Holiday), che hanno esperienza playoff“, ha detto Davis. “Norris ha vinto più titoli.”
Holiday comunque ha 24 anni.
“E ‘brutto a volte nei playoff,” Cole ha detto di recente. “Conosco personalmente per esperienza che tutto può succedere quando mancano pochi secondi sul cronometro. Noi siamo guerrieri.“
Riferendosi ai compagni di squadra come “guerrieri” così come Spoelstra considerava i suoi a Miami.
Cole non è l’unico Pelicans che ha esperienza nei Playoff. Ryan Anderson per esempio ha iniziato con gli Orlando Magic accanto a Dwight Howard, che significa qualcosa.
Secondo le statistiche e i dati di fatto, solo sette giocatori di New Orleans hanno giocato i Playoff prima di questa esperienza, e quello con più esperienza è Omer Asik (28).
“Norris si è trovato in un questo clima già tempo fa, e così ha fatto un buon lavoro da quando è con noi”, ha detto Evans dopo gara 1.
Pondexter, l’ala titolare dei Pelicans, dopo essere stato ceduto a metà stagione, ha iniziato la sua carriera a New Orleans e ha fatto i playoff alla sua stagione da rookie. Ha giocato solo nove minuti.
Pondexter non è reso conto di quanto stava accadendo.
“Non sapevo cosa sarebbe successo quando sono arrivato qui”, ha detto Pondexter. “Sapevo che avevamo strada da fare. Non sapevo che però avremmo lottato per un posto nella post season. Sono davvero grato a Monty Williams e [il direttore generale] Dell [Demps] i quali mi hanno dato questa opportunità.”
New Orleans non ha molte chance di andare avanti con questo giovane gruppo. Con 35 punti in gara 1 e un altro 26 in gara 2, Davis apprende rapidamente i consigli di Cole
“E ‘molto diverso”, ha detto Davis. “Ma questo è ciò che si fa. Essere costante in campionato, per ottenere poi esperienza ai Playoff e alla fine arrivare in finale e vincere un anello. Tutto comincia da qui.”
Forse un giorno Cole insegnerà a Davis su come lucidare il suo anello.