Cleveland sigilla il secondo posto, Toronto sorpassa Chicago, Pacers facili sui Knicks, vittoria Jazz sui Kings
Raptors@Hornets 92-74
Alla Time Warner Cable Arena gli Charlotte Hornets, undicesimi ad Est e fanalino di coda per quanto riguardo l’inseguimento per un posto nei playoff, hanno forse l’ultimo treno per provare a rimanere agganciati alle altre squadre, l’avversario però non è dei migliori, ospitano, infatti, i Toronto Raptors, vincitori della Atlantic Division e a caccia del terzo posto nella Conference, anche se ancora privi del loro playmakler titolare Kyle Lowry. Il primo strappo alla partita arriva sul finire di primo quarto quando negli ultimi 4 minuti e mezzo gli Hornets riescono a segnare solo 2 punti e i Raptors chiudono il primo periodo sopra di 5 (20-15). Nel secondo quarto nuovo parziale Raptors, questa volta di 7-0 e Charlotte perde sempre più il contatto con la partita, chiudendo il primo tempo sotto 47-31. Nel terzo quarto la situazione per i “calabroni” non migliora e dopo la tripla di Greivis Vasquez andranno anche sul -27, che poi diventerà -28 con un tiro ibero mandato a segno da DeRozan, ed il terzo quarto si chiude con partita abbondantemente in ghiccio sul 69-45 Raptors. Nell’ ultimo periodo spazio per le seconde linee e gli Hornets riescono a chiudere con un punteggio offensivo decoroso rispetto ai 45 punti realizzati nei precedenti 36 minuti, segnandone 29 in quest’ultimo periodo di gioco. Il miglior realizzatore tra gli Hornets è Kemba Walker con 15 punti, nei Raptors 18 per DeRozan, doppia doppia per “PsycoT” Tyler Hansbrough da 12 punti e 12 rimbalzi, 16 per Vasquez e “Sweet” Lou Williams dalla panchina. La partita si chiude sul 92-74 Toronto.
Pacers@Knicks
Rimanendo in tema playoff della Eastern Conference, gli Indiana Pacers al Madison Square Garden per provare l’aggancio a quel tanto agognato ottavo posto, contro i Knicks da 15 vittorie stagionali di Coach Derek Fisher e guidati dall’alto da Phil Jackson che giura di avere un piano per le prossime stagioni. Seconda partita dal rientro per Paul George, e si confermerà una partita adatta per permettergli di giocare qualche minuto, il numero 13 in maglia Pacers infatti, entrando dalla panchina segnerà 6 punti, mandando a bersaglio anche una tripla, nella grande fuga del primo tempo Indiana che si chiuderà 54-38. Già nel terzo quarto è garbage time in pratica, +28 Pacers, sul 83-55, e come detto spazio alle seconde linee e possibilità di far giocare qualche minuto in più per PG che alla fine chiuderà con 10 punti in 15 minuti e mezzo giocati. In casa Knicks 15 di Bargnani in cerca di un contratto nella prossima stagione, tra i Pacers tondo ventello di George Hill. Vittoria facile Pacers 102-86.
Cavaliers@Bucks 104-99
I Cleveland Cavaliers, oramai quasi matematicamente certi del loro secondo posto ad Est, vanno in trasferta sul campo dei Milwaukee Bucks che vorrebbero confermare il sesto posto tenuto per gran parte della stagione, che però dovranno fare a meno di Giannis Antetokounmpo, per decisione di Jason Kidd. Nonostante l’assenza del giocatore forse più rappresentativo, Milwaukee riesce a rimanere a contatto con la partita grazie ai 10 punti di Michael Carter-Williams nel solo primo quarto che alla sirena dirà 26-22 Cavs. Prova a scappar via nel secondo quarto Cleveland con Kyrie Irving che mette da solo 11 punti in poco più di 4 minuti con tre triple a bersaglio e in collaborazione con Kevin Love e JR Smith firma il vantaggio di 8 punti all’intervallo Cavaliers, Nel terzo quarto i Cavs andranno anche sopra di 15, sul 61-46, dopo la tripla mandata a bersaglio da Love (l’unica della sua partita), ma i Bucks rimontano, prima con la tripla di Dudley, poi con quella di MCW e soprattutto con la difesa che tiene in 6 minuto e mezzo i Cavs ad appena 4 punti realizzati, tant’è che Khris Middleton firma a 2 minuti e 28 dallo scadere del quarto il canestro del sorpasso sul 67-65 Bucks, che probabilmente desta dal sono Cleveland che si risveglia con la tripla di JR Smith; il terzo quarto si chiude sul 74-72. Nell’ ultimo periodo, la partita rimane in equilibrio con i Bucks che rispondono colpo su colpo ai canestri di LeBron, Kyrie e compagni e si arriva a 35 secondi dalla fine sul 99-97 Cleveland dopo il jump shot di O.J. Mayo che da il -2 della speranza a Milwaukee; dall’altra parte però ci sonio grandi campioni e LeBron lo ricorda a tutto il Wisconsin segnando, praticamente da fermo, la tripla decisiva del +5 che da la vittoria finale ai suoi e li rende certi del secondo posto a Est nella griglia playoff. Non bastano ai Bucks 30 di Carter-Williams con 8 assist, 19 di Pachulia con 10 rimbalzi e 16 di Middleton, dall’altra parta 16 per Love con 11 rimbalzi, 21 di LeBron con 9 rimbalzi e 8 assist e 27 di Kyrie Irving con 9 assist. Vince Cleveland 104-99.
Kings@Jazz 91-103
Alla Energy Solutions Arena di Salt Lake City i Sacramento Kings, privi di DeMarcus Cousins, ospiti degli Utah Jazz, due squadre che non faranno i playoff nella agguerritissima Western Conference e che alla loro stagione hanno da chiedere molto poco. Nonostante l’assenza del loro leader i Kings chiudono il primo quarto in vantaggio, anche se Trey Burke segna da dietro metà campo sul suono della sirena il tiro da centomila dollari che firma il 22-21 Kings di fine quarto. Nel secondo quarto Omri Casspi guida i suoi Kings segnando 12 punti nel solo periodo, mandando a bersaglio 2 triple e consentendo a Sacramento di chiudere avanti 49-43 all’intervallo lungo. Nel terzo periodo però Utah ha altre idee e pareggia a quota 69 con Trey Burke, autore di 11 punti e segna qui l’ultimo canestro della sua partita, e poi con i 6 punti nel finale di quarto di Chris Johnson chiuderanno il periodo avanti di 2 : 75-73. Nell’ultimo periodo rimangono in partita i Kings fino a 10 minuti dalla fine quando subiranno un parziale di 18-4 nei seguenti 5 minuti, che scriverà la parola fine sulla partita. Negli ultimi secondi di partita scampoli di gloria anche per Sim Bhullar che segna il primo canestro NBA di un giocatore di origini indiane. Per Sacramento 16 punti di Casspi, Landry e McLemore non sono sufficienti per portare a casa la vittoria, dall’altro lato 20 di Hood e doppia doppia per Favors da 18 punti e 11 rimbalzi e per Gobert da 12 e 10. Vincono i Jazz 103-91
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