NBA24 PREVIEW – Chicago Bulls: Rose è tornato. Con Gasol e Noah si arriva in alto
COME L’ABBIAMO LASCIATA – Al cuore che va oltre l’ostacolo i Bulls ci hanno ormai abituato bene, ed anche la passata stagione, nonostante i troppi problemi di squadra, i tori si sono piazzati quarti ad Est con un record positivo di 48-34 (come i Raptors, terzi). Un record importante se consideriamo la totale assenza di Rose, i guai fisici di Noah e Boozer, la cessione di Deng nel bel mezzo della stagione.
Il crollo (1-4) nel primo turno di Playoff contro la freschezza atletica dei Wizards di Beal e Wall è il punto da cui ripartire.
Thibodeau non ha mai abbandonato il aplomb: mai una parola fuori posto, mai una recriminazione, fosse per il mercato deludente della scorsa estate o per i numerosi forfait all’interno del roster. In estate ha anche avuto la possibilità di ‘accompagnare’ il ritorno di Rose a ritmi sufficienti con la nazionale americana.
Insomma, c’è tutto per costruire su solide basi.
IL MERCATO ESTIVO – Tanti volti nuovi ed importanti: senza Boozer e Deng, sotto le plance la coppia Mirotic-Gasol, con l’aggiunta di Noah, fa già sognare i tifosi.
Il colpo più importante sarà il ritorno di Rose, ma l’aver trattenuto Butler e Snell, per la loro definitiva consacrazione nella Lega è il colpo migliore.
Dal Draft è arrivato McDermott, uomo record al College già sfruttato ampiamente da Thibodeau e che ha dimostrato parte delle sue qualità in Preseason. Manca la ciliegina sulla torta per farne una contender per l’Anello finale a tutti gli effetti.
L’UOMO FRANCHIGIA – Lo scettro va diviso a metà: perché se è vero che D-Rose è il figlio di Chicago che vuole vincere a Chicago, la Windy City ha ormai effettivamente adottato anche Joakim Noah, trascinatore assoluto nella scorsa stagione. Da questo duo passeranno le speranze di titolo dei Tori.
In particolare, la bandiera la trascinerà proprio Noah; il numero 13 francese ha perso i suoi due punti di riferimento degli ultimi anni, con Carlos Boozer è andato a Los Angeles, sponda Lakers, nell’affare Gasol, mentre Deng vestirà la maglia dei nuovi Heat.
Proprio dalla nuova intesa con lo spagnolo ex Barcellona passerà il futuro di Noah, lo scorso anno migliore difensore della squadra e costantemente anche della Lega.
Contrariamente a D-Rose, il figlio di Yannick non farà scherzi: i Bulls sono il suo cuore e lui è il cuore dei Bulls.
A COSA PUNTARE – Se tutto andrà per il meglio dal punto di vista fisico, il roster a disposizione di Coach Thibodeau non può non ambire alle vette della Eastern Conference.
Tutto dipenderà anche dalla nuova aria di Cleveland. Se i Cavs dovessero avere qualche problema di adattamento al primo anno assieme, i Bulls sono pronti ad approfittarne.
A Est la concorrenza non darà elevatissima, coi Pacers che si sono autoeliminati dalla corsa alle prime posizioni, i Raptors ancora troppo poco solidi, Knicks e Nets che, nonostante un anno in più di esperienza, non sembrano così affidabili.
Tutti ricordiamo le difficoltà avute da LeBron al primo anno di South Beach, con la sconfitta alle Finals contro Dallas agguerriti e più squadra, nulla impedirebbe a questa situazione di ripetersi, anche contando la praticamente nulla esperienza di Love e Irving in post-season.
Dal quarto posto della scorsa stagione, al primo della prossima, per i Bulls il passo potrebbe essere davvero breve.
IL PRONOSTICO – Primo posto in Regular Season. Finali di Conference.
ROSTER – 0 Aaron Brooks (P 29), 1 Derrick Rose (P 26), 3 Doug McDermott (AP 22), 7 Ben Hansbrough (27 P), 12 Kirk Hinrich (P 33), 13 Joakim Noah (C 29), 16 Pau Gasol (AG 34), 20 Tony Snell (G 23), 21 Jimy Butler (G 25), 22 Taj Gibson (G 29), 24 Kim English (G 26), 25 Solomon Jones (AG 30), 34 Mike Dunleavy Jr (AP 34), 41 Cameron Bairstow (AG 24), 41 Nikola Mirotic (AG 23), 48 Nazr Mohammed (C 37), 55 E’Twaun Moore (G 25).