Memphis consolida il secondo posto. Vincono anche Brooklyn, Boston e Utah.
Boston Celtics – Indiana Pacers 93-89
Si ferma la corsa dei Pacers, imbattuti per 7 giornate e sconfitti nella notte nella gara interna contro i Celtics. Prima metà di partita che vede gli ospiti trovare la realizzazione grazie a passaggi semplici ma efficaci, come quello che libera Datome per la sua tripla oppure l’assist dello stesso Gigi per Zeller, che sotto canestro ha fatto sentire ogni centimetro agli avversari. Di rientro dopo l’intervallo, la partita è ancora equilibrata laddove alla penetrazione di George Hill rispondono prima Bradley e poi Crowder dal perimetro. Nell’ultimo periodo i Pacers provano a farsi ancora sotto grazie alla backcourt composta da Hill e Watson, ma i loro punti vengono resi totalmente vani dal solito Crowder, che a 30’ dalla fine fissa il punteggio sul 89-81 che decreta la fine delle ostilità
Boston Celtics: Turner 4, Bass 16, Zeller 18, Bradley 16, Smart 8, Crowder 16, Olynyk 2, Pressey 7, Jerebko 3, Datome 3.
Indiana Pacers: Hill 0, West 11, Hibbert 5, Miles 13, G. Hill 30, Mahinmi 2, Stuckey 12, Scola 4, Watson 12.
Brooklyn Nets – Philadelphia 76ers 94-87
Sfida nei piani bassi della Eastern Conference, che vede dei Nets ormai rassegnati a non partecipare alla postseason comunque vittoriosi contro i 76ers. Ad aprire le danze ci pensa la penetrazione di Johnson, a cui risponde un’ottima giocata di Canaan, che disorienta Jack prima di concludere con facilità. Prima dell’intervallo abbiamo il tempo di vedere una stoppata prepotente di Noel che innesca un contropiede in campo aperto per i suoi, e la tripla sulla sirena di Ish Smith. Il ritorno in campo, con Philadelphia in vantaggio, vede ancora Noel difenderlo schiacciando violentemente su un rimbalzo, ma il gioco sotto canestro di Young prima e Plumlee poi fa registrare il sorpasso dei Nets. Nell’ultimo periodo si assiste all’ennesima dimostrazione di atletismo di Noel, ma il suo alley-oop resta fine a se stesso e la vittoria finale la raggiungono gli avversari.
Brooklyn Nets: Johnson 15, Young 21, Lopez 10, Brown 2, Williams 10, Jack 12, Plumlee 6, Anderson 10, Bogdanovic 2, Jefferson 6.
Philadelphia 76ers: Sampson 2, Grant 8, Noel 17, Richardson 6, Canaan 13, Sims 3, Robinson 7 (12 rimbalzi), Covington 4, Thompson 4, Smith 2.
Milwaukee Bucks – Memphis Grizzles 83-96
Ritornano alla vittoria i Memphis Grizzles, che si impongono sui Bucks allungando il loro momento negative. Primo quarto che vede la schiacciata in penetrazione di Antetokounmpo, a cui risponde Zach Randolph appoggiando al tabellone, il tutto mentre Gasol riceve un brutto colpo al ginocchio. Prima dell’intervallo i Grizzles ritrovano prima il vantaggio, grazie alla tripla di Green e al meraviglioso layup di Carter, e poi anche il centro spagnolo, che scongiura ogni paura. Proprio Gasol allunga il vantaggio dei suoi con il suo solito gioco sotto canestro, coadiuvato da Lee, che con una tripla fissa il risultato sul 58-75. Ultimo quarto che diventa solo una formalità e che serve più che altro a legittimare la vittoria dei padroni di casa.
Milwaukee Bucks: Antetokounmpo 19, Ilyasova 12, Pachulia 14, Middleton 17, Ennis 7 (11 assist), O’Bryant 2, Henson 3, Johnson 5, Plumlee 4.
Memphis Grizzles: Green 15, Randolph, 15, Gasol 12, Lee 17, Udrih 14, Allen 9, Koufos 2, Calathes 4, Carter 8.
Detroit Pistons – Utah Jazz 85-88
I Jazz trovano la quinta vittoria consecutive dopo aver fermato I Rockets e condannano alla decima sconfitta I Pistons, ormai fuori da qualsiasi discorso nei playoff. Dopo una prima metà molto equilibrata è la sfortuna a far inciampare gli ospiti, che perdono Drummond dopo un colpo alla testa ed una probabile commozione cerebrale. Ne approfittano allora prima Gobert, che diventa dominante sotto canestro (19 rimbalzi) e poi Favors con un tiro dalla media distanza (55-64). Nell’ultimo periodo i padroni di casa provano una fuga attraverso la corsa di Dante Exum, che salva una palla in campo aperto e serve Hood, che trova un facile canestro. Clamorosamente negli ultimi minuti c’è il ritorno dei Pistons, guidati da Greg Monroe, che si portano fino ad uno svantaggio di 1 punto, ma prima Hayward e poi Burke tengono a 3 lunghezze gli avversari, che sbagliano con Dinwiddie la tripla che avrebbe mandato il match all’overtime.
Detroit Pistons: Butler 2, Monroe 16 (13 rimbalzi), Drummond 4, Caldwell-Pope 1, Jackson 10, Prince 8, Meeks 11, Tolliver 14, Dinwiddie 9, Anthony 10.
Utah Jazz: Hayward 12, Favors 26, Gobert 10 (19 rimbalzi), Hood 12, Exum 8, Millsap 5, Burke 9, Booker 6.