Chris Bosh: "Non ho mai avuto paura ma ho temuto di non riuscire a tornare. Mia moglie mi ha salvato la vita"
Per una volta (e solo per questa volta) della sconfitta importa poco a Miami, alla città di Miami. La batosta casalinga i casa contro dei rinati Boston Celtics fa male, ma avrà questo gusto solo nelle prossime ore perchè in questi momenti la pallacanestro viene messa da parte, in un angolo, solo per questa volta. Si era temuto anche il peggio ad un certo punto, con la paura di non veder più giocare quello splendido giocatore che è Chris Bosh, per tutti CB1. Dei coagoli di sangue all’interno di un polmone potevano essere la causa di un ritiro prematuro, di una carriera che all’apice veniva stroncata in malo modo, in maniera così brusca. Ed invece no. Non è andata così e tutti gli appassionati, tutti i fan (compresi gli Haters degli Heat), gioiscono per le notizie finalmente positive. Da dove arrivano? Direttamente dalla bocca di Bosh. Stanotte è tornato a casa, all’American Airlines Arena e in due diversi momenti si è rivolto ai suoi supporter, a quelle persone che pregando e incitandolo “hanno fatto sì che lui fosse qui in questo momento”. Prima in conferenza stampa, in veste diplomatica, quasi istituzionale. Poi, però, non ha potuto fare a meno del contatto diretto con i suoi veri tifosi, che tanto lo ammonivano nei primi anni per un atteggiamento sbagliato ma che tanto lo vorrebbero in campo adesso. Sapevo che sarei tornato a giocare” ha detto ieri il lungo di Miami, nella sua prima conferenza stampa da quando, tre settimane fa, gli Heat hanno annunciato quello che gli stava succedendo.
“Sto molto meglio adesso. Voglio ringraziare tutti per l’affetto, è stato davvero importante per me. Faccio un po’ di tutto ogni giorno, prendendomi del tempo per riflettere, sedermi a guadare il panorama e godermi il bel tempo. Non ho mai avuto paura, anche se non so spiegare perché. Mi sono sempre concentrato principalmente sul basket. Ma per un po’ ho temuto che non sarei riuscito a tornare in campo. Però sono un fan del pensiero positivo, e dentro di me sapevo che sarei tornato“. Parole splendide da sentire e che, a dire il vero, hanno commosso i tifosi più vicini ai Miami Heat. Inoltre, subito dopo, ribadisce l’importanza della sua famiglia, ed in particolare della moglie Adrienne, in questo periodo di poca salute: “Mi ha salvato la vita. Ma non è una novità, lo fa tutti i giorni. E’ bello tornare a casa, stare un po’ con i miei compagni. Ho sempre amato il basket, e per la prima volta mi trovo nelle condizioni di non poterci giocare. Ma cercherò di essere paziente”. L’amore per lo sport, la paura che passa, i veri piaceri della vita come la famiglia, l’emozione che Chris Bosh nasconde bene fino alla fine. La sua ultima partita l’11 febbraio e le attività non riprenderanno prima del training camp della prossima stagione, sempre qui, a South Beach. Noi, del resto, non possiamo far altro che unirci in unico coro: GET WELL CB!