Gli Spurs sono tornati, Westbrook ancora irreale, Dallas espugna LA, Charlotte vince in casa Pistons
Chicago Bulls @ San Antonio Spurs 105-116
I San Antonio Spurs sono tornati per davvero: giunti alla quinta vittoria di fila, la W contro Chicago la proietta sempre più al sesto posto, adesso occupato da Dallas. Privi di Gibson, Butler e Noah, i Bulls hanno sofferto la pressione difensiva e le penetrazioni dell’attacco Spurs, i quali già da subito hanno dato una sterzata decisiva al match. I neroargento partono 13-4, trascinati da Leonard e Parker e chiudono sul +6 all’intervallo solo perché Gasol dall’altra parte ha già cifre considerevoli (8+7). Ginobili fa capire con una giocatina in campo aperto che anche lui vuole
partecipare, poi sono Leonard (Snell lo ha sofferto davvero tanto) prima e Mills a dare un ulteriore strappo grazie anche a molte palle rubate e facili contropiedi: +18 all’intervallo, con Mirotic che cerca con qualche lampo di salvare il salvabile. Chicago parte forte nel terzo quarto prima che Parker ritorni a dominare con irrisoria facilità, segnando addirittura 15 punti di fila. I Bulls nell’ultimo parziale proveranno la rimonta anche grazie a Brooks ma il francese, con l’aiuto di Ginobili, tengono a debita distanza Chicago. Per Belinelli in 19 minuti 5 punti e 3 assist.
Chicago Bulls: Dunleavy 12, Gasol 23 (15 rimb.), Noah 4 (11 rimb.), Snell, Brooks 22, Mohammed 8, Hinrich 6, Mirotic 19, Moore 8, McDermott 3.
San Antonio Spurs: Leonard 20, Duncan 3, Splitter 8, Green 11, Parker 32, Ginobili 16, Baynes 2, Mills 15, Diaw 2, Bonner 2, Belinelli 5, Joseph, Ayres.
Charlotte Hornets @ Detroit Pistons 108-101
Con un incredibile ultimo quarto, Charlotte rimonta e sorpassa i Pistons, che perdono una partita sanguinosa per le speranze di post-season. Specie perché la sconfitta arriva contro una diretta concorrente, gli Charlotte Hornets, giunti alla quinta vittoria di fila. Dopo un primo tempo in cui supera i 20 punti, Reggie Jackson si spegne preso in
consegna da Kidd-Gilchrist e, come lui, tutto l’attacco Pistons, sfavorito anche dal netto calo delle percentuali. Rimonta di Charlotte completata nel terzo quarto grazie ad Al Jefferson e Williams e finalizzata da un altro parziale ispirato da Lance Stephenson, che ubriaca Tolliver segnando in jumper ed impazza con le sue penetrazioni. Monroe prova a dare la scossa ma un canestro di Jefferson chiude il match.
Charlotte Hornets: Kidd-Gilchrist 10, Zeller 11, Jefferson 24, Henderson 13, Williams 21, Biyombo 7, Roberts 5, Stephenson 9, Taylor, Maxiell.
Detroit Pistons: Prince 6, Monroe 18 (11 rimb.), Drummond 16, Caldwell-Pope 11, Jackson 25, Tolliver 4, Williams 4, Meeks 13, Lucas 4, Butler.
Toronto Raptors @ Oklahoma City Thunder 104-108
Sappiamo che per i cultori del playmaker puro, ragionatore, questo giocatore può non piacere. Ma chi non vorrebbe in squadra un giocatore capace di segnare 30 punti, con 11 rimbalzi e 17 assist, giunto alla settima tripla doppia in stagione ma sopratutto nella quinta nelle ultime sei? Ed è proprio l’ennesima irreale prestazione di Russell Westbrook a trascinare gli Oklahoma City Thunder alla vittoria in un match davvero difficile contro i Toronto Raptors. E’ il terzo quarto a scavare il solco in un match equilibrato dove gli ospiti trovano da Ross e DeRozan la spinta per restare a contatto. Gli assist smistati da Westbrook trovano tanti compagni bravi a finalizzare, specie Ibaka e Kanter, che chiudono entrambi a 21. Nell’ultimo quarto Toronto ci prova, cerca di chiudere le maglie in difesa ed arriva più volte fino al -4, ricacciata indietro dal solito play-maker, ormai osannato come mvl dal suo estasiato pubblico. Manca Durant ma OKC sembra non soffrine. Il motivo? Facile, c’è Russell.
Toronto Raptors: Ross 20, A. Johnson 2, Valanciunas 10, DeRozan 24, Lowry 14, Williams 11, Patterson 9, Vasquez 10, J. Johnson 4.
Oklahoma City Thunder: Singler, Ibaka 21, Kanter 21 (12 rimb.), Roberson 6, Westbrook 30 (11 rimb., 17 assist), Morrow 8, Waiters 7, Collison 3, Augustin 6, Adams 6.
Dallas Mavericks @ Los Angeles Lakers 100-93
Vittoria importante di Dallas allo Staples Center di Los Angeles per i Dallas Mavericks che, tenuti in vita del terzo quarto dai 18 punti di Monta Ellis, nell’ultimo quarto accelerano e lasciano dietro i volenterosi ma lontani dai soliti fasti i Lakers. Si vive sul filo dell’equilibrio ed un canestro di Clarkson (Lin resta a guardare per tanto tempo dalla panca) lascia esterrefatto persino Kobe Bryant. Nel terzo periodo i Lakers
trovano grandi percentuali e sembrano scappare, anche perché la difesa Mavs soffre maledettamente sia le penetrazioni degli esterni che Boozer ma, come detto, il momento paradisiaco vissuto nel terzo quarto da Ellis mantiene a contatto gli ospiti che, nell’ultimo periodo serrano le maglie di difesa, facendo abbassare nettamente le percentuali di tiro: i gialloviola non segnano per tanti minuti e Dallas, che ritrova Parsons dopo sette partite, fugge via.
Dallas Mavericks: Parsons 11, Nowitzki 12, Chandler 8, Ellis 31, Rondo 8, Stoudemire 9, Jefferson 2, Barea 6, Felton, Aminu 13.
Los Angeles Lakers: Johnson 15, Hill 8, Black 6, Ellington 13, Clarkson 15, Lin 7, Boozer 17, Davis 10, Kelly 2.